Headquarter Gruppo Lutech

La scelta di riunire la maggior parte delle sedi del Gruppo all’interno di un unico complesso ha portato alla definizione di un luogo ripensato per esaltare tutte le forme di collaborazione, favorendo un’esperienza di hybrid working stimolante e attrattiva

Gruppo Lutech, realtà attiva nei servizi e nelle soluzioni ICT, si è recentemente trasferita nel nuovo headquarter di Cinisello Balsamo, già sede del Service Operations Center di Lutech. Una manifestazione concreta del nuovo corso intrapreso dal Gruppo e del completamento formale della maggior parte delle acquisizioni effettuate negli ultimi anni.

“L’avvio dell’operatività nella nuova sede di Cinisello Balsamo – afferma Tullio Pirovano, CEO del Gruppo Lutech – coincide con una fase di ripartenza che ci mette di fronte a sfide ancora più complesse. Il nuovo scenario richiede una completa revisione del modo di interagire e un diverso approccio per coniugare tecnologia, innovazione, modelli di business e centralità delle persone.
Nel nostro ruolo di system integrator, votato allo sviluppo di progetti di trasformazione digitale per i nostri clienti, ci sentiamo gli abilitatori di un processo fondamentale di evoluzione. Per aiutare le aziende a comprendere più velocemente le mutazioni del mercato e renderle più flessibili, vogliamo dimostrare per primi di avere ben chiara la direzione da intraprendere, in un luogo ripensato proprio per esaltare tutte le forme di collaborazione”.
Sviluppato su 5 piani per una superficie complessiva di 12.000 mq, l’headquarter è stato concepito con l’obiettivo di realizzare un ambiente orientato all’hybrid working del futuro, con un migliaio di postazioni disponibili a turno per dipendenti e collaboratori, a cui si aggiungono numerosi spazi condivisi distribuiti sul 30% della superficie totale.
“L’obiettivo che ci siamo preposti – afferma Mirko Bovo, procurement & facility management director del Gruppo Lutech – è stato la realizzazione di un luogo che favorisse l’interazione, la collaborazione e la condivisione delle idee. Un luogo costantemente interconnesso, ma soprattutto un luogo sostenibile.

Avevamo bisogno di spazi fisici che unissero le esigenze della vita in ufficio con le nuove dinamiche di smart working e coworking presenti in azienda. Tutto doveva essere connesso con l’esterno in una esperienza di hybrid working stimolante e attrattiva, con spazi specifici per i meeting e aree aperte concepite come piazze per stimolare l’interazione spontanea tra le persone.
Filo conduttore dell’intero progetto è stata la sostenibilità, perseguita sin dalle prime fasi a partire dall’identificazione dei fornitori e dei materiali utilizzati, puntando su soluzioni naturali, il cui ciclo di vita e di produzione fosse a basso impatto, quando non a emissioni zero”.
Sulla scia di questo obiettivo il progetto conta l’utilizzo di legno, isolanti e vernici green, oltre all’inserimento di più di 1.100 piante posizionate negli ambienti, che concorrono alla compensazione delle emissioni di CO2 prodotte.
Non solo, di fronte all’alternativa di costruire una nuova sede o trovare uno spazio esistente, che potesse accogliere adeguatamente i nuovi uffici, Lutech ha scelto la seconda opzione selezionando un complesso esistente, quasi completamente dismesso, alle porte di Cinisello Balsamo. Una scelta dettata da diverse esigenze come la posizione sul territorio e le ampie superfici disponibili, ma anche guidata dall’attenzione verso i temi della sostenibilità che hanno segnato tutto il percorso progettuale. “Investire per recuperare volumetrie già costruite invece di pensare a una nuova edificazione, sarebbe stata senz’altro più impegnativa anche dal punto di vista ambientale” hanno affermato gli architetti Gregg Brodarick e Stefano Giubileo dello Studio Solids che ha seguito tutti gli aspetti progettuali, dal concept alla realizzazione del nuovo headquarter. I lavori iniziati lavori marzo 2021, si sono conclusi nel mese di ottobre con l’inaugurazione e la piena operatività dei nuovi uffici.
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L’edificio e le soluzioni di progetto

La scelta dell’immobile è ricaduta su complesso immobiliare a destinazione terziaria realizzato negli Anni 90 a Cinisello Balsamo e caratterizzato da un fronte di 200 metri, costituito da quattro edifici di cinque piani fuori terra collegati tra loro.
“La gestione di una superficie di ben 13.000mq è stato uno dei temi progettuali più impegnativi – raccontano gli architetti di Solids –. Il complesso edilizio a grande scala ha infatti richiesto un ragionamento concentrato su due obiettivi principali: distribuire le aree di lavoro in accordo con le esigenze del Gruppo e facilitare la riconoscibilità degli spazi e l’orientamento da parte dei futuri fruitori. La complessità dell’organizzazione societaria doveva essere rispecchiata nei layout pur mantenendo un alto grado di flessibilità.
Il primo obiettivo è stato raggiunto grazie alla formulazione di un concept di progetto capace di guidare lo sviluppo del layout generale in un’alternanza tra gli spazi dedicati al lavoro più formale, ma dotati di ampia flessibilità, ai quali si affiancano aree per il lavoro informale, le pause caffè, il relax e il gioco.
Le aree operative, organizzate in open space o uffici chiusi, sono posizionate lungo le pareti vetrate perimetrali, sfruttando il più possibile l’apporto della luce naturale, mentre la porzione centrale degli edifici, caratterizzati da una notevole profondità, è dedicata alla distribuzione orizzontale e a tutte le aree di supporto funzionale, in particolare una sequenza di piccoli ambienti vetrati e insonorizzati per video-call individuali o di piccoli gruppi.
La risposta al secondo obiettivo, facilitare la riconoscibilità degli spazi e l’orientamento da parte dei futuri fruitori, è stata trovata utilizzando il più semplice ed economico materiale di progetto: il colore. In base alla palette Lutech sono stati selezionati tre colori – rosso, giallo, ottano – che caratterizzano alternativamente ogni piano di ogni blocco”.
Il colore concorre dunque a definire i criteri di identità e riconoscibilità degli spazi. La scelta di progetto è stata quella di utilizzare le tinte in modo non invasivo e prevalentemente a soffitto, all’interno di sfondati che caratterizzano gli uffici chiusi, le aree open e le sale riunioni, e in parte a pavimento nel disegno della moquette. Particolare attenzione è stata dedicata dalla progettazione agli spazi di incontro e collaborazione. Sono state previste 50 aree per incontri e riunioni, attrezzate con le più recenti tecnologie di collaboration, e cinque zone per l’interazione spontanea distribuite a ogni piano e posizionate in modo da invitare le persone ad alzarsi dalla postazione di lavoro per raggiungerle. Queste ultime sono state progettate come vere e proprie agorà, con una forte presenza di vegetazione, arredi da esterno e toni green che si presentano come luoghi aperti sia fisicamente che funzionalmente. Il loro perimetro è realizzato con una fioriera continua che forma un abbraccio verde alle diverse funzioni: un’area break con bancone bar e distributori, un’area relax/lavoro informale arredata con sedute e complementi da esterno (lontani dalle tipologie per l’ufficio, si vuole così rafforzare l’impressione di staccare dal lavoro da scrivania) e un’area caratterizzata da un gioco come un tavolo da biliardo o due calcetti. L’idea è che una partita a biliardo o a pingpong permette di distrarsi per alcuni minuti dal lavoro, in modo da ricaricarsi mentalmente, favorendo il movimento fisico

La presenza della vegetazione che si trova in queste aree si estende in tutto il progetto come filo conduttore che accompagna lavoratori e ospiti al fianco delle postazioni e lungo i percorsi di collegamento; non un mero decoro ma un vero apporto per il benessere e la qualità degli ambienti che tra l’altro beneficiano dell’attività di purificazione.
L’attenzione per il tema del verde e in modo più esteso per la sostenibilità è stato un input fondamentale che ha influenzato tutti gli aspetti del progetto e in particolare la scelta dei materiali da costruzione e le finiture: dai cartongessi riciclabili al 100% alla moquette realizzata in materiali in gran parte riciclati e riciclabili.
“Gli aspetti innovativi del progetto possono essere riconosciuti nell’attenzione alle nuove modalità di lavoro e al superamento dell’idea classica di ufficio, dove la presenza del verde, la selezione dei materiali, le aree di svago hanno contribuito alla realizzazione di questa visione innovativa – sottolineano gli architetti –. Inoltre, la lezione impartita dalla pandemia ci ha portato a disegnare spazi ampi con semplici soluzioni di distanziamento e isolamento laddove necessario. La distribuzione interna e il gran numero di accessi sono alla base di eventuali gestioni controllate dei flussi dei fruitori. Infine, l’attenzione alla sostenibilità e al benessere sono temi attuali che sono stati declinati con diverse soluzioni. Tutti gli obiettivi prefissati sono stati raggiunti con risposte concrete senza enfatizzazioni o costi eccessivi”.
I temi progettuali sono il frutto di una visione condivisa tra committente e progettisti, condizione che ha permesso di ottenere, grazie all’impegno decisivo del General Contractor B&P Tecnoimpianti, il massimo risultato in rapporto a un budget definito e a una tempistica di progetto e realizzazione molto ristretta; la stessa visione è stata orientata su un doppio binario tra sostenibilità e benessere ritenute le due parole d’ordine per ottenere luoghi di lavoro ideali.
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Il benessere al centro della progettazione

Lo studio dell’illuminazione artificiale ha seguito gli stessi principi di attenzione all’ambiente: l’apporto di luce naturale, e con esso la connessione visiva con l’esterno, è stato valorizzato dal layout e dall’utilizzo di partizioni vetrate, mentre gli apparecchi illuminanti sono tutti realizzati con tecnologia LED a basso consumo e senza apporto di calore nell’ambiente di lavoro.
Una nota particolare va fatta per la scelta di introdurre un’illuminazione dedicata alle piante con apparecchi che emettono luce colorata, frutto della combinazione di frequenze luminose selezionate per favorire il processo di fotosintesi e quindi stimolare la crescita delle piante.
Il tema del benessere è esteso ad altri aspetti come, ad esempio, la posizione del complesso edilizio che si trova al margine del Parco Nord, ideale area naturale per lo svago e lo sport durante le pause lavorative che ha portato alla creazione di un’area spogliatoio e docce, oppure l’attenzione all’acustica degli ambienti attraverso delle soluzioni costruttive e l’utilizzo di materiali altamente prestazionali.
Un’ultima declinazione dell’idea di benessere riguarda la piacevolezza degli spazi e la possibilità per chi li vivrà di sentirsi rappresentato nel proprio luogo di lavoro; per questo motivo è stato coinvolto l’artista Marco Cerioli specializzato nella realizzazione di murales di grandi dimensioni che utilizzando la tecnica dello stencil ha dipinto alcune opere i cui soggetti sono stati scelti, con sondaggi e votazioni, dagli stessi dipendenti Lutech.
“Il progetto nel suo insieme è stato un successo – conclude Mirko Bovo. Gli ambienti sono apprezzati dalle persone, che si muovono negli ambienti in sicurezza e trovano modo di esprimere al meglio le proprie potenzialità in un contesto stimolante. La presenza di piante, oltre 1.100 distribuite tra gli uffici e gli spazi break, crea “un sistema verde” di grande impatto e di grande serenità. L’insieme delle aree phone e meeting, tutte dotate di sistemi di collaboration, è un pezzo fondamentale del progetto e riesce ad essere quell’elemento di connessione fondamentale tra la sede principale e tutte le altre sedi del Gruppo, con i Clienti, con i fornitori e con i colleghi che, pur da remoto, possono “sentirsi” in ufficio a lavorare fianco a fianco con il proprio team di lavoro”.

Foto: © Lutech – © SOLIDS -| Foto di Umberto Armiraglio


Paola Cecco

Laureata in architettura presso il Politecnico di Milano, ha svolto attività progettuale presso studi professionali dove ha affrontato la progettazione di edifici residenziali e del terziario. Nel 2001 entra a far parte della redazione di Officelayout, la rivista per progettare, arredare e gestire lo spazio ufficio. Ambito nel quale si occupa delle tematiche relative all’illuminazione, alle nuove tecnologie e all'allestimento degli spazi di lavoro con focus sulla sostenibilità dei luoghi e sul benessere delle persone in azienda. Dal 2014 coordina le attività editoriali e i convegni sviluppati e promossi dalla testata Officelayout.

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

Soiel International, edita le riviste