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I nuovi spazi di lavoro: ibridi, hi-tech e confortevoli

Preparare gli spazi per le persone, ma anche le persone per gli spazi, fa parte del processo di evoluzione dei luoghi di lavoro come spazi in grado di mutare nel tempo e nel corso della giornata, sempre più ibridi e pronti ad accogliere il cambiamento che ci fa evolvere

Si è detto tutto e il contrario di tutto sul futuro e sul presente degli uffici, ma dobbiamo porci le giuste domande per gestire questo momento di cambiamento e di accelerazione di processi. Quali sono i risvolti sulle persone e sugli spazi? Cosa accade in termini di apprendimento e crescita professionale nella trasposizione delle interazioni dal livello fisico a quello digitale?
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Metro Village, San Donato Milanese – Un progetto sfidante perché voluto dal cliente e concepito da DEGW, all’inizio della pandemia. Le risposte progettuali hanno accolto istanze in divenire e attribuito una nuova importanza allo spazio ufficio che accoglie oltre 400 persone con un equilibrio di 50% in presenza e 50% in remoto. Ogni area è progettata per mutare in funzione degli obiettivi di lavoro, tra spazi formali e informali per favorire comfort, dinamismo e creatività. Le principali aree di supporto, raccolte nella negotiation area, sono dedicate principalmente agli incontri con i fornitori esterni strutturata con sale di piccole dimensioni per incontri ristretti. L’area di benvenuto è scandita dall’infopoint green con essenze in vasche antigoccia realizzate su disegno e coordinate all’arredo in MDF realizzato su misura; dall’area polifunzionale utilizzata principalmente come spazio ristorazione che viene riconfigurato al bisogno; dallo scalone in legno per eventi e incontri informali; dal bar a servizio di dipendenti e ospiti e da una piccola area green. Quest’ultima è una delle tante disseminate nella superficie degli uffici. Sono aree green unplugged, concepite per staccare la spina arredate con ombrelloni, sedute informali, luci da esterno e moquette che richiamano prati verdi. Crediti fotografici: Dario e Carlos Tettamanzi
Metro Village, San Donato Milanese – Un progetto sfidante perché voluto dal cliente e concepito da DEGW, all’inizio della pandemia. Le risposte progettuali hanno accolto istanze in divenire e attribuito una nuova importanza allo spazio ufficio che accoglie oltre 400 persone con un equilibrio di 50% in presenza e 50% in remoto. Ogni area è progettata per mutare in funzione degli obiettivi di lavoro, tra spazi formali e informali per favorire comfort, dinamismo e creatività. Le principali aree di supporto, raccolte nella negotiation area, sono dedicate principalmente agli incontri con i fornitori esterni strutturata con sale di piccole dimensioni per incontri ristretti. L’area di benvenuto è scandita dall’infopoint green con essenze in vasche antigoccia realizzate su disegno e coordinate all’arredo in MDF realizzato su misura; dall’area polifunzionale utilizzata principalmente come spazio ristorazione che viene riconfigurato al bisogno; dallo scalone in legno per eventi e incontri informali; dal bar a servizio di dipendenti e ospiti e da una piccola area green. Quest’ultima è una delle tante disseminate nella superficie degli uffici. Sono aree green unplugged, concepite per staccare la spina arredate con ombrelloni, sedute informali, luci da esterno e moquette che richiamano prati verdi. Crediti fotografici: Dario e Carlos Tettamanzi
Metro Village, San Donato Milanese – Un progetto sfidante perché voluto dal cliente e concepito da DEGW, all’inizio della pandemia. Le risposte progettuali hanno accolto istanze in divenire e attribuito una nuova importanza allo spazio ufficio che accoglie oltre 400 persone con un equilibrio di 50% in presenza e 50% in remoto. Ogni area è progettata per mutare in funzione degli obiettivi di lavoro, tra spazi formali e informali per favorire comfort, dinamismo e creatività. Le principali aree di supporto, raccolte nella negotiation area, sono dedicate principalmente agli incontri con i fornitori esterni strutturata con sale di piccole dimensioni per incontri ristretti. L’area di benvenuto è scandita dall’infopoint green con essenze in vasche antigoccia realizzate su disegno e coordinate all’arredo in MDF realizzato su misura; dall’area polifunzionale utilizzata principalmente come spazio ristorazione che viene riconfigurato al bisogno; dallo scalone in legno per eventi e incontri informali; dal bar a servizio di dipendenti e ospiti e da una piccola area green. Quest’ultima è una delle tante disseminate nella superficie degli uffici. Sono aree green unplugged, concepite per staccare la spina arredate con ombrelloni, sedute informali, luci da esterno e moquette che richiamano prati verdi. Crediti fotografici: Dario e Carlos Tettamanzi


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DEGW studia da sempre le esigenze e gli stili di vita dei lavoratori per dar vita agli uffici di domani, ripensati con uno scopo completamente nuovo e worker-centric. Quello che è certo, è che nel “new normal” la tecnologia ha un peso importante nel rapporto tra le persone e lo spazio, a casa, in ufficio e nel modo di vivere la città. È un cambiamento inarrestabile. Non siamo tutti pronti, credo sia importante lavorare sulla cultura delle aziende e aiutarle a visualizzare, attraverso lo spazio, i propri obiettivi e valori, pensando con lungimiranza, a lungo termine, alle persone che li abiteranno.

Designtech Hub, MIND – Milano Innovation District, Village Pavilion – Ne è artefice Lombardini22, che ha collaborato con Leandlease, che di MIND è lo sviluppatore privato e Designtech, l’hub per l’innovazione tecnologica in ambito design a servizio dell’ecosistema del distretto dell’innovazione. Oltre a progettare l’interior design per il piano terra, dove coesistono funzioni legate al Designtech Hub e alla Marketing Suite Lendlease – come la reception, la cucina e una sala meeting –, DEGW ha sviluppato il layout del piano primo, dove si trova l’area coworking di Designtech, e selezionato e coordinato, insieme ad Hi Interior, i progetti delle startup e delle aziende che arredano e caratterizzano il padiglione. Al progetto hanno collaborato anche altri due brand del gruppo Lombardini22: FUD, che ha curato il progetto della MIND Marketing Suite e studiato le soluzioni grafiche che si integrano con il progetto architettonico e tecnologico, e DDlab, che si è occupata della modellazione parametrica di una superficie con proprietà acustiche che caratterizza lo spazio di Lendlease. Crediti fotografici: Andrea Martiradonna
Designtech Hub, MIND – Milano Innovation District, Village Pavilion – Ne è artefice Lombardini22, che ha collaborato con Leandlease, che di MIND è lo sviluppatore privato e Designtech, l’hub per l’innovazione tecnologica in ambito design a servizio dell’ecosistema del distretto dell’innovazione. Oltre a progettare l’interior design per il piano terra, dove coesistono funzioni legate al Designtech Hub e alla Marketing Suite Lendlease – come la reception, la cucina e una sala meeting –, DEGW ha sviluppato il layout del piano primo, dove si trova l’area coworking di Designtech, e selezionato e coordinato, insieme ad Hi Interior, i progetti delle startup e delle aziende che arredano e caratterizzano il padiglione. Al progetto hanno collaborato anche altri due brand del gruppo Lombardini22: FUD, che ha curato il progetto della MIND Marketing Suite e studiato le soluzioni grafiche che si integrano con il progetto architettonico e tecnologico, e DDlab, che si è occupata della modellazione parametrica di una superficie con proprietà acustiche che caratterizza lo spazio di Lendlease. Crediti fotografici: Andrea Martiradonna
Designtech Hub, MIND – Milano Innovation District, Village Pavilion – Ne è artefice Lombardini22, che ha collaborato con Leandlease, che di MIND è lo sviluppatore privato e Designtech, l’hub per l’innovazione tecnologica in ambito design a servizio dell’ecosistema del distretto dell’innovazione. Oltre a progettare l’interior design per il piano terra, dove coesistono funzioni legate al Designtech Hub e alla Marketing Suite Lendlease – come la reception, la cucina e una sala meeting –, DEGW ha sviluppato il layout del piano primo, dove si trova l’area coworking di Designtech, e selezionato e coordinato, insieme ad Hi Interior, i progetti delle startup e delle aziende che arredano e caratterizzano il padiglione. Al progetto hanno collaborato anche altri due brand del gruppo Lombardini22: FUD, che ha curato il progetto della MIND Marketing Suite e studiato le soluzioni grafiche che si integrano con il progetto architettonico e tecnologico, e DDlab, che si è occupata della modellazione parametrica di una superficie con proprietà acustiche che caratterizza lo spazio di Lendlease. Crediti fotografici: Andrea Martiradonna


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Progettare il “new office”

Poiché abbiamo scoperto di non essere più vincolati alla presenza in ufficio per rimanere funzionali, dobbiamo fare in modo che l’ufficio sia il luogo in cui le persone vogliono andare, pur non essendo obbligate a farlo.

Perché dunque andare in ufficio? Da tempo sosteniamo che, nonostante l’evoluzione immateriale cui siamo sottoposti, l’ufficio rimanga un irrinunciabile distillato fisico della cultura d’impresa. L’identità organizzativa è il primo punto di una serie di raccomandazioni per il nuovo blended office: un ambiente che dovrà trasmettere senso di appartenenza favorendo collaborazioni e interazioni; facilitare il suo uso con efficaci sistemi di prenotazione degli spazi e wayfinding accurati; permettere videoconferenze sofisticate che non siano surrogati di presenza, ma luoghi immersivi e coinvolgenti; curare ovviamente l’igiene, la salute e il benessere per una sicurezza non solo “oggettiva” ma per un comfort sensibilmente percepito; assicurare facilità di accesso.

E soprattutto non dovrà essere solo un ufficio, ma un ecosistema di eventi, esperienze e servizi che attraggano le persone e offrano loro luoghi e situazioni in cui interagire e comunicare.
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Uffici Telepass, Roma – I 2.500 mq degli uffici Telepass, disposti sul quinto e sesto piano di uno degli edifici del Business Park Woliba, in zona EUR Laurentina, rappresentano la trasformazione del Gruppo, da leader italiano nella riscossione del pedaggio elettronico a piattaforma europea di servizi integrati. La strategia votata all’innovazione che guida il progetto di DEGW, Lombardini 22, si esplicita nel calibrare gli spazi in base alle necessità reali delle persone. Le postazioni operative in open space, con scrivanie che si regolano in altezza, non hanno posti assegnati. Molteplici le aree ancillari, come piccoli ambienti (focus point) con postazioni in piedi, gli one-to-one per riunioni informali, la creative room con arredi flessibili riconfigurabili, due sale riunioni contigue separate da una parete impacchettabile, una stanza wellbeing e la sala eventi al sesto piano. I pochi uffici chiusi presenti possono all’occorrenza essere utilizzati come sale riunioni. CBRE Italy ha garantito il processo e la qualità del lavoro con le attività di project management e direzione lavori. Crediti fotografici: Luca Cacioli
Uffici Telepass, Roma – I 2.500 mq degli uffici Telepass, disposti sul quinto e sesto piano di uno degli edifici del Business Park Woliba, in zona EUR Laurentina, rappresentano la trasformazione del Gruppo, da leader italiano nella riscossione del pedaggio elettronico a piattaforma europea di servizi integrati. La strategia votata all’innovazione che guida il progetto di DEGW, Lombardini 22, si esplicita nel calibrare gli spazi in base alle necessità reali delle persone. Le postazioni operative in open space, con scrivanie che si regolano in altezza, non hanno posti assegnati. Molteplici le aree ancillari, come piccoli ambienti (focus point) con postazioni in piedi, gli one-to-one per riunioni informali, la creative room con arredi flessibili riconfigurabili, due sale riunioni contigue separate da una parete impacchettabile, una stanza wellbeing e la sala eventi al sesto piano. I pochi uffici chiusi presenti possono all’occorrenza essere utilizzati come sale riunioni. CBRE Italy ha garantito il processo e la qualità del lavoro con le attività di project management e direzione lavori. Crediti fotografici: Luca Cacioli
Uffici Telepass, Roma – I 2.500 mq degli uffici Telepass, disposti sul quinto e sesto piano di uno degli edifici del Business Park Woliba, in zona EUR Laurentina, rappresentano la trasformazione del Gruppo, da leader italiano nella riscossione del pedaggio elettronico a piattaforma europea di servizi integrati. La strategia votata all’innovazione che guida il progetto di DEGW, Lombardini 22, si esplicita nel calibrare gli spazi in base alle necessità reali delle persone. Le postazioni operative in open space, con scrivanie che si regolano in altezza, non hanno posti assegnati. Molteplici le aree ancillari, come piccoli ambienti (focus point) con postazioni in piedi, gli one-to-one per riunioni informali, la creative room con arredi flessibili riconfigurabili, due sale riunioni contigue separate da una parete impacchettabile, una stanza wellbeing e la sala eventi al sesto piano. I pochi uffici chiusi presenti possono all’occorrenza essere utilizzati come sale riunioni. CBRE Italy ha garantito il processo e la qualità del lavoro con le attività di project management e direzione lavori. Crediti fotografici: Luca Cacioli
Uffici Telepass, Roma – I 2.500 mq degli uffici Telepass, disposti sul quinto e sesto piano di uno degli edifici del Business Park Woliba, in zona EUR Laurentina, rappresentano la trasformazione del Gruppo, da leader italiano nella riscossione del pedaggio elettronico a piattaforma europea di servizi integrati. La strategia votata all’innovazione che guida il progetto di DEGW, Lombardini 22, si esplicita nel calibrare gli spazi in base alle necessità reali delle persone. Le postazioni operative in open space, con scrivanie che si regolano in altezza, non hanno posti assegnati. Molteplici le aree ancillari, come piccoli ambienti (focus point) con postazioni in piedi, gli one-to-one per riunioni informali, la creative room con arredi flessibili riconfigurabili, due sale riunioni contigue separate da una parete impacchettabile, una stanza wellbeing e la sala eventi al sesto piano. I pochi uffici chiusi presenti possono all’occorrenza essere utilizzati come sale riunioni. CBRE Italy ha garantito il processo e la qualità del lavoro con le attività di project management e direzione lavori. Crediti fotografici: Luca Cacioli


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Una cosa è certa. Lavorare al 100% da casa non è sostenibile a lungo termine. Ma nemmeno lo sono quelle ipotesi che cercano semplicemente un rapporto ottimale “casa/ufficio”. È necessario abbandonare la logica binaria. Con la fine dell’orario fisso (dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 18) e del luogo unico, si tratta di attivare nuove modalità: collaborazioni ibride, molteplici e aperte a un ampio ventaglio di scelte.

La scommessa sembra ruotare intorno alla possibilità di ricreare un’interazione informale tra persone che lavorano insieme anche quando le scintille imprevedibili di scambio e complicità dovute alla compresenza fisica scompaiono. Come ricreare una interazione aperta e spontanea, in corridoio o intorno alla macchinetta del caffè, quando un’interfaccia virtuale irrigidisce pose e tempi di connessione? E come orientare i processi decisionali nel momento in cui la stessa interfaccia annulla tempi morti, scarti imprevisti dal copione e input random scaturiti da un caso impossibile da prevedere? La nostra produttività rimane intatta, ma il nostro apprendimento, specialmente quello che deriva da incontri informali e fortuiti, ne soffre.

Uffici Oracle, Milano Porta Nuova – DEGW ha progettato la nuova sede puntando a creare spazi attrattivi, creativi e stimolanti. Sui piani operativi, ognuno disposto su una superficie di 1000 metri quadrati per un totale di 324 postazioni singole (oltre a quelle collettive, huddle e meeting room), gli spazi di lavoro sono ideati per migliorare il lavoro delle persone, favorire l’aggregazione dei team e accogliere al meglio clienti e partner. Le postazioni operative hanno flussi di lavoro aperti e facilitati da spazi di supporto diversificati, come i salottini in open space pensati per incontri in piccoli gruppi o per le collaborazioni e le meeting room diverse per identità e dimensione. All’interno degli open space sono stati creati, inoltre, spazi chiamati Cloud, Foliage e Spider, ambienti non ambienti, liberi e senza schemi, dedicati a supportare le attività multifunzionali svolte al loro interno: sono rifugi chiusi con tende che evocano i tre temi della nuvola, delle fronde verdi e della ragnatela. Nelle aree break viene raccontato visivamente il tema, omaggio a Milano e diverso per ogni piano, con il physical branding progettato da FUD. Crediti fotografici: Dario e Carlos Tettamanzi
Uffici Oracle, Milano Porta Nuova – DEGW ha progettato la nuova sede puntando a creare spazi attrattivi, creativi e stimolanti. Sui piani operativi, ognuno disposto su una superficie di 1000 metri quadrati per un totale di 324 postazioni singole (oltre a quelle collettive, huddle e meeting room), gli spazi di lavoro sono ideati per migliorare il lavoro delle persone, favorire l’aggregazione dei team e accogliere al meglio clienti e partner. Le postazioni operative hanno flussi di lavoro aperti e facilitati da spazi di supporto diversificati, come i salottini in open space pensati per incontri in piccoli gruppi o per le collaborazioni e le meeting room diverse per identità e dimensione. All’interno degli open space sono stati creati, inoltre, spazi chiamati Cloud, Foliage e Spider, ambienti non ambienti, liberi e senza schemi, dedicati a supportare le attività multifunzionali svolte al loro interno: sono rifugi chiusi con tende che evocano i tre temi della nuvola, delle fronde verdi e della ragnatela. Nelle aree break viene raccontato visivamente il tema, omaggio a Milano e diverso per ogni piano, con il physical branding progettato da FUD. Crediti fotografici: Dario e Carlos Tettamanzi
Uffici Oracle, Milano Porta Nuova – DEGW ha progettato la nuova sede puntando a creare spazi attrattivi, creativi e stimolanti. Sui piani operativi, ognuno disposto su una superficie di 1000 metri quadrati per un totale di 324 postazioni singole (oltre a quelle collettive, huddle e meeting room), gli spazi di lavoro sono ideati per migliorare il lavoro delle persone, favorire l’aggregazione dei team e accogliere al meglio clienti e partner. Le postazioni operative hanno flussi di lavoro aperti e facilitati da spazi di supporto diversificati, come i salottini in open space pensati per incontri in piccoli gruppi o per le collaborazioni e le meeting room diverse per identità e dimensione. All’interno degli open space sono stati creati, inoltre, spazi chiamati Cloud, Foliage e Spider, ambienti non ambienti, liberi e senza schemi, dedicati a supportare le attività multifunzionali svolte al loro interno: sono rifugi chiusi con tende che evocano i tre temi della nuvola, delle fronde verdi e della ragnatela. Nelle aree break viene raccontato visivamente il tema, omaggio a Milano e diverso per ogni piano, con il physical branding progettato da FUD. Crediti fotografici: Dario e Carlos Tettamanzi
Uffici Oracle, Milano Porta Nuova – DEGW ha progettato la nuova sede puntando a creare spazi attrattivi, creativi e stimolanti. Sui piani operativi, ognuno disposto su una superficie di 1000 metri quadrati per un totale di 324 postazioni singole (oltre a quelle collettive, huddle e meeting room), gli spazi di lavoro sono ideati per migliorare il lavoro delle persone, favorire l’aggregazione dei team e accogliere al meglio clienti e partner. Le postazioni operative hanno flussi di lavoro aperti e facilitati da spazi di supporto diversificati, come i salottini in open space pensati per incontri in piccoli gruppi o per le collaborazioni e le meeting room diverse per identità e dimensione. All’interno degli open space sono stati creati, inoltre, spazi chiamati Cloud, Foliage e Spider, ambienti non ambienti, liberi e senza schemi, dedicati a supportare le attività multifunzionali svolte al loro interno: sono rifugi chiusi con tende che evocano i tre temi della nuvola, delle fronde verdi e della ragnatela. Nelle aree break viene raccontato visivamente il tema, omaggio a Milano e diverso per ogni piano, con il physical branding progettato da FUD. Crediti fotografici: Dario e Carlos Tettamanzi


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L’employee experience al centro del progetto

Il progetto che definisce il layout dell’ufficio diventerà una componente sempre più strategica per ricentrare e sottolineare l’identità dell’azienda, rendendo lo spazio fisico una metafora ancora più espressiva, un concentrato ancora più denso del posizionamento della filosofia aziendale e della politica delle risorse umane. Lo spazio è una leva per facilitare, in un contesto di lavoro, le interazioni tra le persone, perché siamo esseri sociali, spinti da un’energia collettiva che ci fa crescere e migliorare insieme.

L’obiettivo fondamentale degli uffici che costruiamo oggi per il domani è quello di mettere al centro l’employee experience, focalizzandoci sulla qualità degli ambienti e sulla creazione di uno spazio fluido e ibrido in grado di adattarsi velocemente ai cambiamenti. I nuovi uffici assomiglieranno sempre di più agli spazi domestici perché avranno una maggiore funzione sociale: aree lounge con poltrone e tavoli cablati, spazi flash meeting in piedi e prodotti flessibili, spostabili, accoppiabili per le aree operative, adattabili a diversi comfort ed esigenze a seconda dell’utente che le occupa.

Non pensiamo che lo smart working prevarrà sul lavoro in ufficio, ma assisteremo a un interessante sviluppo dei luoghi di lavoro come spazi in grado di mutare nel tempo e nel corso della giornata, sempre più ibridi e non tagliati su misura. Pronti ad accogliere il cambiamento che ci fa evolvere.


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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