L’ufficio come spazio di vita

L’edizione romana del convegno OLMeet – Officelayout Meeting 2024 ha raccontato la trasformazione degli spazi lavorativi calandola in un contesto specifico come quello della capitale. Un territorio che ha dimostrato nuova dinamicità e offerto spunti interessanti per riflessioni future

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La diffusione del lavoro ibrido, che ha guidato la trasformazione degli spazi ufficio, si scontra oggi con la volontà di molte organizzazioni di riportare le persone in presenza.
Le conseguenze sono un approccio alla progettazione che diventa multidisciplinare e amplia i propri obiettivi mettendo in prima linea l’attrattività del luogo di lavoro.
Aree comuni, lounge e spazi aperti sono fondamentali in tal senso, come anche l’utilizzo di nuovi linguaggi estetici mutuati dalla casa e dagli insegnamenti del biophilc design. Dunque, il luogo fisico del lavoro non è solo un contenitore, ma diventa uno spazio sociale, catalizzatore di idee, connessioni e crescita.
Supportano questa trasformazione le nuove tecnologie che si confermano uno strumento chiave per la gestione e la governance degli spazi e delle risorse aziendali.
E allargando lo sguardo al building, la sostenibilità ambientale, sociale ed economica rappresenta un fattore imprescindibile. L’edificio diventa intelligente e si apre alla città, trasformandosi in un asset strategico per le organizzazioni. Ma sostenibilità è anche durata nel tempo, dunque capacità degli spazi di adattarsi ai cambiamenti, si rafforza pertanto una nuova pratica che fa della progettazione adattiva la chiave di volta.
E se questo è l’indirizzo seguito nelle grandi organizzazioni, la strada percorsa dalle piccole e medie aziende delle province italiane è ancora piena di insidie. Prima fra tutte la resistenza al cambiamento. L’approccio del progettista deve, dunque, in prima istanza garantire controllo dei costi e rispetto dei tempi e, solo successivamente, focalizzarsi sull’efficientamento energetico, sul comfort acustico e illuminotecnico e sulla qualità estetica degli spazi.

Queste e molte altre tematiche sono state al centro del convegno arricchito dai talk delle realtà di progettazione OGB Studio, JLL, Studio Transit , Coima Image, d+a e AGA Studio, a cui hanno fatto eco i case study di Birra Peroni e Banca d’Italia.

A completare il quadro le tavole rotonde che hanno dato voce alle aziende Bene Italia, HW Style, iComfort, Jabra, Ricoh Italia, Var Group e XOFFICE.


TALK

Evoluzione degli uffici e multidisciplinarietà
Sara Piccialli, Head of Project Management Rome | JLL
Il mondo del lavoro sta vivendo una trasformazione significativa con l’adozione diffusa del modello ibrido. Nonostante il 56% delle aziende abbracci questa modalità, molte stanno implementando nuove politiche per regolare la presenza in ufficio, creando talvolta tensioni tra datori di lavoro e dipendenti.
Le priorità aziendali si stanno evolvendo, includendo nelle proprie strategie: il riposizionamento degli uffici in luoghi più adatti ai dipendenti; la ricerca di immobili sostenibili; la riprogettazione degli spazi per supportare il lavoro ibrido; l’integrazione di tecnologie avanzate; l’integrazione di elementi naturali; il miglioramento della funzionalità degli spazi.
Il mercato degli uffici a Roma presenta peculiarità come la vicinanza agli enti governativi, ma anche sfide come la limitata copertura dei trasporti pubblici e la scarsità di immobili con elevate certificazioni di sostenibilità.
I diversi settori che operano nella città (comunicazioni, servizi, lifescience, intrattenimento, studi professionali, energy) hanno requisiti specifici. Il processo di evoluzione degli uffici richiede un approccio strutturato al progetto attraverso l’Identificazione delle esigenze, la selezione del team di progetto, un approccio integrato alla progettazione, gestione del cantiere, chiusura del progetto.
Per il successo di queste fasi è fondamentale il coordinamento tra le diverse competenze specialistiche coinvolte. I pilastri di un coordinamento efficace comprendono: chiara assegnazione delle responsabilità; condivisione degli obiettivi; implementazione di punti di controllo; integrazione tecnologica.
La comunicazione, la collaborazione e la trasparenza tra tutti i soggetti coinvolti sono essenziali. L’uso di strumenti tecnologici avanzati facilita la gestione del progetto e l’integrazione tra team locali e internazionali.
In conclusione, l’evoluzione degli uffici richiede un approccio multidisciplinare e una comprensione approfondita delle esigenze aziendali, con particolare attenzione all’adattamento al contesto di lavoro ibrido e alle priorità di sostenibilità e benessere dei dipendenti.


Oltre l’ufficio: il workspace come luogo di condivisione
Roberta Bianchi, Architetto | Associato, Studio Transit
La sfida nella progettazione degli uffici del futuro è la creazione di spazi ibridi, dove il confine tra casa e lavoro si dissolve, favorendo incontro, dialogo e crescita. Un’esplorazione del potere degli spazi nel plasmare le interazioni e stimolare la crescita professionale e personale attraverso il racconto di tre progetti.
Tupini 180 si fonda sul concetto di dialogo, sia con il contesto urbano, tramite facciate modulari di elementi vetrati e colorati, sia con la natura, con spazi che favoriscono la connessione interno/esterno. La lobby è una “piazza” contemporanea, e gli uffici sono progettati per offrire flessibilità, con layout dinamici che permettono configurazioni open space o con pareti mobili. Le aree comuni come coworking, work-café e palestra, promuovono produttività e benessere. La terrazza all’ultimo piano offre uno spazio lounge con vista, enfatizzando il dialogo con contesto e natura.
Laurentina 865 si ispira all’idea di piacere nel lavoro superando la rigida distinzione tra casa e ufficio. L’edificio è pensato come spazio versatile, dove ogni area è personalizzabile. La struttura è permeabile alla natura con spazi aperti, semiaperti e chiusi adattabili nel tempo. I piani bassi presentano aree comuni e per eventi, mentre in alto gli uffici sono progettati per garantire flessibilità tramite pareti mobili, rispondendo ai cambiamenti delle esigenze lavorative.
Infine, il Modular Office System propone un format modulare adattabile a diverse sedi e altamente flessibile. Gli spazi sono organizzati su una maglia regolare che supporta pannelli mobili e illuminazione. Le configurazioni variano da ambienti statici, come aule immersive, a spazi fluidi polifunzionali, per relax o didattica informale. L’integrazione di materiali naturali e verde migliora il benessere psicofisico, stimolando la produttività.
Questi progetti rappresentano una nuova concezione degli spazi di lavoro, dove trasformabilità, flessibilità e benessere sono essenziali. L’architettura non è solo un contenitore, ma diventa un catalizzatore per idee, connessioni e crescita.


L’Ufficio come spazio di vita: Lavorare per creare umanità
Gianmarco Bocchiola, Partner | Coima Image
Per dare risposte all’evoluzione dell’organizzazione dei luoghi di lavoro va posta attenzione su due elementi: il contenitore (l’edificio-ufficio) e le persone che lo vivono quotidianamente, perché sono loro il cuore pulsante di ogni spazio lavorativo.
Oggi il contenitore, il prodotto-ufficio, è cambiato, perché sono cambiate le caratteristiche a cui deve rispondere. Partendo dal presupposto che la sostenibilità non è più un fattore differenziante, la domanda si polarizza in zone centrali e connesse, in aree facilmente raggiungibili, ricche di connessioni economiche, culturali e di intrattenimento. Le società chiedono edifici architettonicamente importanti e con massima efficienza interna degli spazi, che devono corrispondere alla cultura e ai valori dell’azienda e delle persone che li vivranno.
Tutti questi aspetti sono legati direttamente alle persone e ai loro bisogni. Ecco perché è fondamentale, attraverso un processo personalizzato di change management, ascoltare le esigenze di chi vivrà quello spazio ogni giorno. Diventa cruciale quindi supportare.


La salubrità degli spazi di lavoro: un asset strategico per le aziende
Riccardo Hopps, CEO & Founding Partner OGBSTUDIO
Nel contesto delle sfide globali legate alla sostenibilità, la qualità degli spazi di lavoro assume un ruolo sempre più centrale. Gli uffici salubri rappresentano un equilibrio ideale tra il rispetto ambientale e il benessere delle persone, con ricadute significative a livello sociale e finanziario.
Gli edifici certificati LEED e WELL sono esempi concreti di come l’adozione di standard internazionali possa ridurre l’impronta di carbonio del costruito, contribuendo agli obiettivi net zero europei. Tuttavia, la sostenibilità non si limita alla dimensione ambientale: abbraccia anche gli aspetti sociali e organizzativi, che oggi rivestono un ruolo cruciale nell’ambito dei criteri ESG (Environmental, Social, Governance).
Pertanto, ci troviamo a considerare questi aspetti sia in termini di prodotto: gli asset immobiliare e sia in termini di processo: le policy aziendali utili a ridurre l’impatto ambientale, la riduzione dei costi energetici e il monitoraggio della salubrità degli ambienti in fase di esercizio.
I dati parlano chiaro: creare ambienti lavorativi sani, inclusivi e sostenibili non solo migliora il benessere dei dipendenti, ma genera vantaggi economici rilevanti. Ricerche di istituzioni come la Harvard University e aziende come Johnson & Johnson dimostrano che anche piccoli interventi sugli spazi lavorativi possono portare a un aumento della produttività, a una riduzione dell’assenteismo e a migliori prestazioni cognitive, con benefici che spaziano dal risparmio nei costi sanitari (fino al 24,5%) a un incremento annuo della produttività globale stimato in 200 miliardi di dollari.
Attraverso esempi di progetti certificati, grazie al supporto consulenziale di OGB STUDIO, è stato raccontato come la crescente attenzione delle aziende verso spazi di lavoro salubri stia trasformando il modo di pensare gli uffici, quali luoghi di crescita sostenibile, allineati a valori che mettono al centro persone e pianeta.


Non tutto accade nelle metropoli, uffici evoluti nella provincia italiana
Paolo Pampanoni, Architetto | Fondatore d+a
La letteratura scientifica e la stampa di settore da sempre ci mostrano le esperienze progettuali di uffici evoluti di grandi multinazionali collocati nelle metropoli italiane o estere. Esperienze interessanti e stimolanti ma lontane dall’esperienza di molti progettisti o da quella di aziende italiane, medie o piccole.
È dunque importante raccontare come aziende lungimiranti e attente alle innovative dinamiche del lavoro in ufficio diano vita, nella provincia italiana, a spazi di lavoro progettati con attenzione e semplicità.
D+A opera nel settore della direzione artistica, del design di prodotto e della progettazione di spazi di lavoro, produttivi e direzionali. Ha sede in Umbria e in Umbria è voluta rimanere per opporsi all’emigrazione e creare un tessuto qualificato di progettisti che supportino le aziende.  Pur lavorando per grandi aziende italiane ed estere, ha quale interlocutore principale l’imprenditore “padre padrone” che ha creato personalmente ogni centimetro della sua azienda e vuole incidere in ogni fase del processo progettuale, considerando l’azienda come casa propria. Le logiche di intervento, seppur ispirate ai più moderni criteri di pianificazione e di progettazione, devono essere applicate in modo pratico e convincente.
Il metodo applicato si basa su un’attenta analisi delle problematiche manifestate dal cliente, sull’organico e sull’organigramma, sulla rilevazione di apparecchiature, arredi da recuperare e archivi impiegati, sulle esigenze di natura funzionale e impiantistica. Il layout è il primo passo per comunicare con l’imprenditore che riesce immediatamente a cogliere la collocazione delle aree funzionali, degli operatori e delle attrezzature. Oggi i layout possono essere statici, con collocazione di elementi inamovibili, flessibili, per garantire l’evoluzione degli spazi in ragione delle mutate esigenze, dinamici, per garantire la corretta esecuzione di interventi di ristrutturazione o allestimento in spazi operativi o per così dire cantieri abitati in cui è necessario spostare aree di intervento man mano che vengono completate e quindi popolarle, svuotandone altre. L’approccio è operativo, personale, veloce, dibattuto con una committenza onnipresente che partecipa all’iter progettuale. Le parole chiave da utilizzare riguardano il controllo dei costi, il rispetto dei tempi e la suddivisione del lavoro in precise fasi; successivamente, l’attenzione si sposterà sull’efficientamento energetico, sul comfort acustico e illuminotecnico, e infine sulla qualità estetica degli spazi.Un metodo consolidato e perfezionato nel tempo per raggiungere il risultato giusto, con lo stile giusto, nel tempo giusto, per il mercato giusto, con il linguaggio giusto, con il costo giusto. Un metodo univoco che consente di ottenere risultati funzionali, tecnici ed estetici sempre diversi a seconda del cliente che lo ha ispirato.


Spazi ibridi, fusione tra abitazione e uffici
Gianfrancesco Aliano, Architetto | AGA Studio
Come gli ambienti residenziali stanno condizionando le scelte progettuali degli uffici? Una contaminazione di stili che vedono gli uffici trasformarsi per costituire luoghi più accoglienti, dove l’andare al lavoro diventi anche un’attività di condivisione e luogo dove la flessibilità genera ambienti confortevoli ed ergonomici. Spazi trasversali fruibili in una fascia oraria molto aperta, non solo dai residenti abituali ma, anche dagli esterni, generando spazi permeabili e fruibili dalla collettività del quartiere. Non solo ambienti ma anche arredi, infatti molte aziende produttrici, sono state le prime a cogliere questi segnali del cambiamento, attingendo per i propri prodotti al design del mondo home.
I concetti di questa ricerca sono stati declinati all’interno del progetto di CUBE Suite Coworking a Roma. In questo progetto nato dal recupero di uno spazio uffici abbandonato da oltre dieci anni, si è iniziato a demolire quegli archetipi tipici dell’ufficio. L’eliminazione di un desk accoglienza all’ingresso per posizionare una piccola zona living con un pouf di “fantozziana” memoria è il primo elemento di destrutturazione degli spazi. Gli spazi cambiano anche le abitudini di utilizzo, non avendo un desk di accoglienza, nell’immediate vicinanze dell’ingresso, ha fatto sì che, gli stessi fruitori del coworking accolgano i propri clienti compiendo l’atto di aprire la porta, questo atteggiamento ha rimarcato fortemente il concetto di fusione tra i due mondi, Home ed Office.
Spazi e comportamenti che si incastrano per generare relazioni ed esperienze tra i vari utenti e fruitori del coworking, come nel cubo di Rubik. Crediamo che spazi come questi siano funzionali anche per l’attuazione del concetto di città in 15 minuti, dove metropoli come Roma, stanno percorrendo per raggiungere una sostenibilità ambientale, economica e sociale obiettivo e sfida per prossimi decenni.


Tavola Rotonda: “Sostenibilità ed efficienza: dalla valorizzazione degli spazi all’ottimizzazione delle risorse” 

Sostenibilità e benessere: il ruolo chiave del verde nei luoghi di lavoro
Giusi Ferone, Sales & Marketing Director | HW Style
La progettazione degli ambienti lavorativi assume una nuova prospettiva, integrando il verde come elemento strategico per migliorare il benessere delle persone, la qualità degli spazi e promuovere la sostenibilità aziendale.
Il principio della biofilia, ovvero la connessione innata tra uomo e natura, ispira questa visione, dimostrando come gli elementi naturali possano influire positivamente sull’umore, sulla concentrazione e sulle relazioni interpersonali, oltre a rendere gli ambienti più salubri.
HW Style, forte della sua esperienza, propone soluzioni biofiliche capaci di trasformare gli spazi di lavoro in ambienti sani e stimolanti, valorizzando il verde come parte essenziale della progettazione. Pareti vegetali, isole verdi e sistemi modulari non solo arricchiscono l’estetica e migliorano la qualità dell’aria, ma contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale degli edifici e a creare luoghi accoglienti e salubri, favorendo il benessere psicofisico di chi li vive. Per massimizzare tali benefici e ottenere risultati concreti e duraturi, è fondamentale una gestione completa del verde, che includa una progettazione tecnica accurata, una realizzazione meticolosa e una manutenzione a lungo termine. In questo contesto, HW Style si propone come partner affidabile e competente, capace di trasformare gli spazi lavorativi in ambienti dove benessere, salute e sostenibilità si fondono, generando valore duraturo per le persone e per le aziende.


Bilanciare sostenibilità e profittabilità negli Smart Building
Ernesto Lombardi – CEO e Founder | iComfort
Nel panorama della trasformazione digitale e della crescente attenzione alla sostenibilità, iComfort emerge come partner tecnologico per la realizzazione di edifici più efficienti e sostenibili. La piattaforma avanzata e proprietaria di iComfort consente di monitorare e ottimizzare in tempo reale parametri ambientali fondamentali, tra cui qualità dell’aria, occupazione degli spazi, consumo energetico e gestione dei rifiuti. Grazie a questa tecnologia, è possibile ridurre gli sprechi energetici e migliorare la gestione dei rifiuti, rendendo gli spazi non solo più sostenibili ma anche più confortevoli e salutari per gli utenti.
La piattaforma iComfort è progettata per facilitare il raggiungimento delle principali certificazioni di sostenibilità (LEED, WELL, ecc.), sostenendo le organizzazioni nell’adozione di standard ambientali rigorosi. La possibilità di attivare reazioni automatizzate, come l’accensione e la regolazione di illuminazione e ventilazione, consente una gestione operativa ottimale e contribuisce ad attrarre finanziamenti, grazie all’orientamento sempre più deciso degli investitori verso progetti sostenibili.
Un ulteriore punto di forza della piattaforma iComfort è la sua natura completamente sensor-agnostic, che le permette di integrarsi con qualsiasi infrastruttura hardware e comunicare agevolmente con i principali protocolli del settore. L’ecosistema è progettato per integrarsi con Building Management Systems (BMS), sistemi di illuminazione DALI, e soluzioni di grandi fornitori come Microsoft e Google, consentendo alle aziende di centralizzare e gestire i dati in modo uniforme. La piattaforma offre dashboard personalizzabili, sistemi di allarme e report automatici che facilitano il monitoraggio delle certificazioni ambientali.
Durante l’ultimo evento dedicato al settore, i casi studio di un teatro storico e di un’università di Roma hanno mostrato l’impatto tangibile della soluzione iComfort: miglioramento del comfort per gli utenti, riduzione significativa dei costi energetici e maggiore soddisfazione di studenti e docenti. L’esperienza concreta dimostra come la sostenibilità negli edifici non sia solo una scelta etica, ma una strategia intelligente per ottimizzare risorse, accrescere il valore degli asset e migliorare la competitività delle organizzazioni.


Progettazione Dinamica
Michelangiolo Bernabei, CEO | XOFFICE
Il concetto di Progettazione Dinamica rappresenta un approccio innovativo che trasforma gli spazi lavorativi rendendoli più sostenibili e orientati al benessere degli occupanti in risposta alle esigenze in continuo mutamento di persone e aziende. XOffice, con oltre trent’anni di esperienza internazionale nel settore contract e interior design, esplora l’importanza della multidisciplinarità, combinando innovazione, sostenibilità, flessibilità, funzionalità, qualità e durabilità.
La progettazione dinamica integra concetti come la biofilia – connessione naturale tra uomo e ambiente – che migliora il benessere riducendo lo stress, e l’inclusività, progettando spazi accessibili e collaborativi che stimolino la comunicazione e la partecipazione.
L’uso di certificazioni LEED e WELL, riconosciute a livello internazionale, conferma l’impegno a creare ambienti che rispettino standard elevati di sostenibilità e benessere, migliorando la qualità della vita lavorativa.
La progettazione flessibile punta a creare di spazi interconnessi e adattabili favorendo la collaborazione, innovazione e promuovere il benessere dei dipendenti.  L’uso di arredi modulari, dal design funzionale, permette di riconfigurare spazi per diverse attività, unendo estetica e praticità. L’integrazione di tecnologia, sistemi di illuminazione e soluzioni intelligenti ottimizza l’uso delle risorse, migliorando l’efficienza.
La progettazione adattiva, supportata da tecnologie smart, consente la personalizzazione degli spazi in tempo reale, monitorando parametri come temperatura, illuminazione e qualità dell’aria.
In sintesi, la progettazione dinamica secondo XOffice risponde alle sfide di un mondo in evoluzione, unendo estetica, funzionalità e sostenibilità in un’unica visione integrata, trasformando gli ambienti con soluzioni innovative e incentrate


L’evoluzione del Workplace: progettazione integrata, workplace management e innovazione negli spazi
Federica Russo, Team Leader CS Business Development Manager | Ricoh Italia
Con la diffusione dello smart working, le aziende devono concentrarsi su due aspetti fondamentali per incentivare i dipendenti a frequentare l’ufficio: l’esperienza offerta (Experience) e il valore che questi spazi possono offrire (Purpose).
Quando si parla di User Experience, vi sono tre dimensioni fondamentali da considerare: cultura, spazio fisico e tecnologia. In particolare, per quanto riguarda il contesto culturale (cultural environment), un approccio strutturato al change management è essenziale per guidare e supportare i processi di trasformazione, garantendo un’adozione efficace e consapevole delle nuove tecnologie.
Lo spazio fisico deve essere ripensato in un’ottica completa, integrando la progettazione architettonica e quella tecnologica. Questo approccio richiede una stretta collaborazione tra studi di architettura e system integrator, che devono lavorare insieme sin dalle fasi iniziali del progetto per garantire soluzioni coerenti e funzionali.
La tecnologia, invece, si conferma un elemento cruciale per la gestione e la governance degli spazi e delle risorse aziendali. L’adozione di piattaforme e strumenti di Workplace Management, supportati da dati e insight dedicati, è fondamentale per ottimizzare e rendere più efficienti gli uffici, migliorando al contempo l’esperienza degli utenti.
Un ulteriore obiettivo è strettamente legato alle normative ambientali e all’utilizzo sostenibile degli spazi aziendali. In questo contesto, la digitalizzazione gioca un ruolo chiave nel supportare le aziende nel raggiungimento dei loro obiettivi di sostenibilità, promuovendo al contempo la riduzione dei consumi energetici e il benessere dei dipendenti.
Un esempio significativo è rappresentato dall’introduzione di sistemi di sensoristica avanzata per il monitoraggio ambientale. Questi dispositivi forniscono dati preziosi su parametri come la qualità dell’aria, la temperatura, l’umidità, la luminosità e il livello di rumorosità, contribuendo a creare spazi di lavoro più salubri, efficienti e confortevoli.


Tavola Rotonda – “Uffici a misura d’uomo: quando il benessere incontra la produttività”

• Mettere le persone al centro con le hybrid working platform
Paolo Bonetti | Responsabile Marketing dell’Area Multimedia & Workspaces | VarGroup
Fino al 2020 principalmente si lavorava in sede con i colleghi e si usciva in missione da clienti e fornitori per condividere le informazioni generate. La videoconferenza era uno strumento prevalentemente corporate e solo in minor misura utile alla collaborazione tra le persone.
Il Covid ci ha costretti a velocizzare l’implementazione degli strumenti di produttività e collaboration in cloud per poter lavorare efficacemente anche da casa. Dopo il periodo pandemico il concetto si estende nel lavoro in ogni contesto, nasce l’Hybrid Work. Negli ultimi anni emerge la forte esigenza di riportare molte persone a lavorare in sede e di gestire efficacemente il dispiegamento delle risorse nelle varie configurazioni di lavoro.
Cresce l’esigenza di creare un ecosistema di spazi di lavoro fisici e digitali ancora più coerenti con questo paradigma e attrattivi per i nuovi talenti. Infine, si evidenzia la chiara esigenza di uno strumento per l’organizzazione e il coordinamento del lavoro ibrido.
L’evoluzione del lavoro – in sede, in smart e dai clienti – amplifica le sfide delle aziende. È necessario dunque superare il concetto di semplice prenotazione di asset per organizzare al meglio il lavoro personale e in team e, contemporaneamente, per sfruttare al meglio i dati sull’utilizzo degli spazi, leve di governance per HR e Facility.
Il nuovo Space Booking è pensato organizzare il tuo lavoro ibrido con una user experience semplicissima. Si può prenotare qualsiasi risorsa fisica e digitale, cercare un collega in sede o organizzare il lavoro in team. La piattaforma ricorda e si adatta alle abitudini personali e ottimizza le prenotazioni in chiave green.


Ways to Work Now
Matteo Artusi, Country Manager Italia | BENE
Dimenticate l’ufficio grigio e triste. Oggi l’ufficio è tutto un altro mondo: un luogo dove le idee brillano, le persone si incontrano e, udite udite, ci si può anche divertire. Certo, la pandemia ci ha fatto scoprire il fascino del pigiama 24/7 e delle riunioni su Zoom in salotto, ma ci ha anche ricordato quanto ci manchi un posto dove confrontarsi, condividere e, perché no, ridere davanti a un caffè.
Gli uffici di nuova generazione sono progettati per farci stare bene. Ci sono spazi dove ci si può concentrare senza essere disturbati e altri dove si può liberare la propria creatività in un brainstorming. E poi ci sono angoli relax, perché sì, il caffè e le chiacchiere con i colleghi sono la benzina delle idee geniali. Non parliamo più di uffici qualunque, ma di ecosistemi che si adattano a noi: dal solitario che ama il silenzio al chiacchierone che non vede l’ora di lavorare in team.
Ma c’è di più! L’ufficio è il biglietto da visita dell’azienda, il posto che racconta chi siamo e dove vogliamo andare. È qui che nascono le idee che cambiano le cose, si creano legami che durano e si costruisce un senso di appartenenza. E tutto questo succede mentre lavori, impari, cresci e – perché no – ti godi pure una pausa pranzo che diventa una mini sessione di brainstorming.
Il futuro degli uffici? Saranno belli, smart e umani, spazi dove sentirsi ispirati, accolti e anche un po’ coccolati. Non solo luoghi di lavoro, ma esperienze che fanno venire voglia di tornare. Perché il lavoro non è solo portare a casa i risultati, è immaginare, costruire e sorridere insieme lungo la strada.
Quindi preparatevi: gli uffici del futuro saranno pieni di idee, sorrisi e magari anche di caffè che vale la pena bere. Saranno luoghi dove vivere il lavoro, non solo svolgerlo!


Benefici e sfide delle nuove tecnologie nell’ambiente lavorativo 
Andrea Visconti, Strategic Alliances Manager EMEA South | Jabra
In che modo le tecnologie pervasive stanno plasmando il presente e il futuro del lavoro? Che ruolo gioca l’ingresso della Gen Z nel mondo del lavoro?
Negli ultimi tre anni, il mercato ha affrontato sfide significative. Durante la pandemia, qualsiasi prodotto audio o video era accettabile, a prescindere dal grado di qualità tecnologica, pur di mantenere la comunicazione e l’operatività dei processi lavorativi. Successivamente, si è visto investire risorse nella transizione ecologica, nella ricerca e nell’innovazione tecnologica. Oggi, stiamo ridisegnando gli spazi di lavoro (Workspaces), guardando al futuro in maniera ibrida e Jabra, aattiva nel mercato audio professionale da oltre 20 anni, ha dovuto anch’essa ripensare al proprio percorso tecnologico. Per farlo, ha commissionato alla London School of Economy di Londra una ricerca sull’impatto delle tecnologie audio e video nel mondo del lavoro. Lo studio scientifico è stato fatto su un ampio campione di persone di diverse nazionalità, e i risultati emersi si sono dimostrati molto interessanti. Si è infatti constatato che, il senso di appartenenza e un migliore livello di collaborazione si ottengono quando i lavoratori possono interagire faccia a faccia. Inoltre, la qualità della tecnologia utilizzata ha giocato sicuramente un ruolo cruciale, attestando che i prodotti di Jabra permettono di aumentare del 56% il senso di ingaggio, del 35% la naturalezza espressiva e dell’84% la soddisfazione generale, dopo una riunione in video. Questo risultato è condiviso anche dalla generazione Z, la quale notoriamente predilige interagire con i propri colleghi e superiori in maniera diretta. In questo momento di transizione, i manager dovranno saper proporre le migliori condizioni lavorative includendo nelle loro scelte anche tecnologie audio e video che possano motivare e mantenere i talenti di questa nuova generazione, sapendo che questa rappresenterà nel 2025 il 30% della forza lavoro totale.


Case Study

La Policy per il disegno degli uffici in Banca d’Italia
Alessandro Guglielmi, architetto, Servizio Immobili | Banca d’Italia
L’applicazione estesa del modello ibrido in Banca d’Italia ha offerto l’opportunità di ripensare e riorganizzare gli ambienti di lavoro in chiave innovativa, per rendere l’ufficio più attrattivo e più coerente con le strategie aziendali. È stata così creata una Policy per il disegno degli uffici, contenente le linee guida per la progettazione e l’utilizzo degli spazi in chiave smart office, da applicare in un contesto immobiliare complesso e diversificato, così come lo sono i compiti e le funzioni che la Banca svolge. Gli obiettivi della Policy sono un uso più razionale dello spazio – con conseguente riduzione del fabbisogno di immobili, dei costi e dell’inquinamento – e il miglioramento del benessere lavorativo, attraverso la realizzazione di ambienti attrattivi e confortevoli che favoriscono la collaborazione e valorizzino il lavoro in presenza. “Activity-based working”, liquidità e flessibilità degli spazi, digitalizzazione, sostenibilità ambientale e inclusione, sono i principi che stanno ispirando il progetto di ristrutturazione degli uffici in Banca. L’applicazione di questi principi richiede l’utilizzo di meccanismi come il desk sharing e l’allestimento di ambienti smart e di spazi di coworking, questo consente di offrire agli utenti una grande varietà di soluzioni per le attività produttive ma anche per lo sviluppo della socialità. In fase di progettazione vengono suddivisi gli spazi tra postazioni di lavoro (standard, in stanza singola o in coworking), ambienti smart (sale per le riunioni ibride, silent room, cabine acustiche, aree social, aree lounge) e ambienti di servizio (aree lockers, aree stampa e ripostigli). Il denominatore comune dei progetti è la non standardizzazione degli arredi, lo studio e l’utilizzo sapiente del colore, l’inserimento del verde naturale, la combinazione tra luce naturale e illuminazione artificiale, la grande attenzione all’acustica degli ambienti, tutte componenti fondamentali per il benessere dei dipendenti. L’applicazione estesa della Policy consentirà, a regime, di liberare circa 800 postazioni di lavoro, con benefici in termini di cessazione degli edifici in locazione, risparmio di costi per la conduzione e manutenzione degli edifici, riduzione dell’impronta carbonica e disponibilità di “aree polmone” da utilizzare all’occorrenza.


The PLACE to BEer
Paolo Pandolfi, Facility Manager | Birra Peroni
Quello dell’HQ romano di Birra Peroni è stato molto più di un semplice restyling, si è trattato di una tappa fondamentale del percorso di evoluzione dell’azienda che qualche anno fa è partito dalla cultura aziendale. Lo spirito alla base del progetto è stato quello di rendere l’ufficio molto più di un semplice luogo di lavoro, creando così uno spazio di incontro inclusivo, sicuro e sostenibile, compatibile con i nuovi modelli lavorativi sempre più flessibili e ibridi, in cui venissero favoriti gli incontri e gli scambi. Un progetto aperto e condiviso grazie al contributo degli “Ambassador” un gruppo di dipendenti che, lungo tutto il percorso, ha raccolto gli input della popolazione aziendale affinché i nuovi spazi potessero rispecchiare il più possibile le esigenze e le peculiarità di tutte le persone. Da qui la definizione di un layout versatile e “trasparente”, cioè, composto principalmente da vetri, senza più pareti né uffici chiusi: postazioni singole, alcune con regolazione motorizzata in altezza, sale riunioni, tavoli di coworking e phone booth. La riqualificazione degli spazi è stata poi completato con la creazione di una ampia area multifunzionale, nodo centrale nella vita dell’organizzazione, con mobilio amovibile così che fosse in grado di rispondere a diverse necessità, dalla socializzazione al relax, passando per la formazione e gli eventi. Particolare attenzione al tema della sostenibilità ambientale, altro pilastro strategico dell’azienda: sono stati implementati sistemi di controllo dei consumi energetici ed acqua, illuminazione con sensori di presenza e controllo della luminosità per un bilanciamento della luce degli ambienti interni con l’esterno, riduttori di flusso, eliminazione del gas metano, impianti di climatizzazione più efficienti e materiali certificati di riciclo per il mobilio. Interventi importanti che, oltre a migliorare le performance ambientali di Birra Peroni, le hanno permesso di raggiungere la certificazione LEED GOLD per il suo HQ.


Paola Cecco

Laureata in architettura presso il Politecnico di Milano, ha svolto attività progettuale presso studi professionali dove ha affrontato la progettazione di edifici residenziali e del terziario. Nel 2001 entra a far parte della redazione di Officelayout, la rivista per progettare, arredare e gestire lo spazio ufficio. Ambito nel quale si occupa delle tematiche relative all’illuminazione, alle nuove tecnologie e all'allestimento degli spazi di lavoro con focus sulla sostenibilità dei luoghi e sul benessere delle persone in azienda. Dal 2014 coordina le attività editoriali e i convegni sviluppati e promossi dalla testata Officelayout.

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

Soiel International, edita le riviste