Come migliorare la privacy negli uffici

Gli schermi fonoassorbenti rappresentano uno strumento prezioso nella progettazione acustica degli uffici open-space. Grazie alla superficie altamente fonoassorbente, Ecophon Akusto Screen contribuisce a ridurre il tempo di riverberazione e i livelli di rumore, migliorando il comfort acustico negli ambienti lavorativi

Secondo il Leesman Index, Global Workplace Survey 2020, il 70% dei lavoratori nel mondo risulta insoddisfatto relativamente alle condizioni acustiche del proprio ambiente di lavoro. La causa va ricercata nei rumori di sottofondo e in particolare nel parlato che provoca distrazioni, difficoltà di concentrazione e stress. È stato infatti rilevato che i livelli nel sangue dell’ormone dello stress sono più elevati quando si è esposti a discorsi irrilevanti che riducono l’efficienza sul lavoro.

Ma come migliorare le condizioni acustiche degli ambienti lavorativi?

La soluzione è la riduzione della propagazione sonora nello lo spazio attraverso l’installazione di materiali acustici. Gli schermi acustici di alta qualità, usati in combinazione con un controsoffitto fonoassorbente di classe A e pannelli fonoassorbenti a parete, riducono significativamente la propagazione del suono e migliorano la privacy nell’ufficio.
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Ecophon Akusto Screen,
blocco e assorbimento del suono

Gli schermi fonoassorbenti di alta qualità combinano due importanti qualità acustiche per ridurre il più possibile la propagazione del suono: il blocco e l’assorbimento delle onde sonore.

Caratteristiche che si ritrovano in Ecophon Akusto Screen, assemblato attorno a un nucleo rigido che impedisce al suono di viaggiare attraverso lo schermo. Non solo, i pannelli fonoassorbenti, posizionati su entrambi i lati dello schermo, fanno in modo che le onde sonore che colpiscono gli schermi vengano assorbite riducendo ulteriormente la propagazione del suono.

“L’altezza degli schermi acustici dovrebbe essere sufficiente per bloccare i percorsi diretti del parlato da workstation a workstation – approfondisce Cristina Carrus, concept developer educational & office premises di Saint-Gobain Ecophon Italia –. Va inoltre evidenziato che gli schermi acustici che si estendono al di sopra e al di sotto del piano di lavoro forniscono un grado più elevato di privacy rispetto al parlato.

Idealmente, gli schermi acustici dovrebbero essere posizionati vicino alle postazioni di lavoro. Ciò consente loro di schermare il singolo lavoratore dal rumore in entrata e di assorbire il suono generato dalla postazione di lavoro. Per ottenere il miglior effetto, è necessario installare uno schermo acustico ogni due postazioni di lavoro”.

Ecophon Akusto Screen è un sistema acustico intelaiato. La dimensione del sistema è 1500 x 1200mm, con spessore da 40 mm. Disponibile con superficie in tessuto in diverse colorazioni. In combinazione con un controsoffitto fonoassorbente si raggiungono eccellenti proprietà acustiche all’interno di un ambiente.

Il sistema resiste inoltre all’uso di disinfettanti per consentire una manutenzione ottimale.

Grazie alla sua superficie altamente fonoassorbente, Akusto Screen contribuisce a ridurre il tempo di riverberazione e i livelli di rumore, migliorando del comfort acustico in generale.

Gli schermi Akusto Screen possono essere posizionati vicino ad altre fonti di rumore, come le macchine fotocopiatrici per ridurne il disturbo. Più lo schermo acustico è posizionato vicino alla fonte di rumore, migliore è l’ambiente sonoro”.
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Progettazione acustica negli uffici a pianta aperta

Relativamente agli aspetti tecnici, il descrittore acustico più importante da considerare in relazione agli schermi acustici negli uffici a pianta aperta è il decadimento spaziale D2,S. Esso specifica la riduzione della pressione sonora al raddoppio della distanza dalla sorgente. Pertanto, maggiore è il valore D2,S in uno spazio ufficio, migliore è l’ambiente acustico.

“Secondo il nuovo standard internazionale ISO 22955, relativo all’acustica negli uffici open-plan, un ufficio a pianta aperta dovrebbe preferibilmente avere un valore D2,S che superi i 6 dB per la maggior parte delle attività, mentre 7 dB è il valore raccomandato per gli spazi collaborativi – approfondisce Cristina Carrus –.

La nuova ISO 22955 fornisce informazioni tecniche e rappresenta una guida metodica sulla qualità acustica negli uffici a pianta aperta. Lo standard ha lo scopo di supportare le fasi di progettazione e pianificazione.

In generale, per ridurre i riflessi sonori, viene raccomandata la correzione acustica degli ambienti attraverso il trattamento e rivestimento delle superfici degli ambienti con materiale fonoassorbente. Più un dato materiale può assorbire suono e maggiore la superficie acusticamente trattata, migliore sarà la performance acustica. La priorità dovrebbe essere data alle superfici che sono direttamente esposte alle sorgenti sonore”.


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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