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Human Centric Lighting e gestione digitale della luce

Cosa c’è alla base dell’attività di Ricerca & Sviluppo dell’industria dell’illuminazione più all’avanguardia

Oltre agli effetti visivi in grado di garantire la massima qualità di visione, la luce influenza i nostri parametri psicofisiologici e i nostri ritmi corporei. A tale riguardo, la scoperta nell’occhio umano di un terzo fotorecettore responsabile della sincronizzazione dell’orologio biologico, avvenuta agli inizi del XXI secolo, ha portato a una serie di studi scientifici che hanno dimostrato il legame tra alterazione del ritmo circadiano e un’errata esposizione alla luce. Pertanto, considerata l’importanza che la luce ricopre nella sincronizzazione del nostro orologio biologico, è evidente che nella progettazione di impianti di illuminazione di nuova generazione, oltre ai criteri di efficienza energetica e sostenibilità ambientale, è necessario effettuare un’attenta valutazione dell’influenza che la luce ha sulla visione, l’emotività, il ritmo circadiano e più in generale sulle prestazioni delle persone. Tutti questi elementi sono racchiusi da tempo nel concetto di Human Centric Lighting (HCL), alla base dell’attività di Ricerca & Sviluppo dell’industria dell’illuminazione più all’avanguardia e della Strategic Roadmap al 2025 di LightingEurope, l’Associazione europea che rappresenta i produttori e le Associazioni nazionali del settore illuminazione, che vede tra i soci fondatori anche ASSIL. Secondo l’Associazione europea lo sviluppo delle applicazioni in ambito Human Centric Lighting, supportate principalmente dal processo di ledificazione e dall’evoluzione di sistemi intelligenti e digitali, costituiscono il pilastro fondamentale per promuovere il valore dell’illuminazione nella società.


I riflessi sulla normativa 

L’utilizzo massivo dei LED e dalla crescente considerazione degli effetti non visivi della luce, sta impattando anche sulla normativa che regolamenta il settore. Ad esempio, sono in pieno fermento i lavori per la revisione della norma EN 12464-1 “Illuminazione dei luoghi di lavoro in interni”, che fornisce ai progettisti illuminotecnici i riferimenti per la corretta illuminazione degli ambienti di lavoro. La norma, di fondamentale importanza nell’ambito illuminotecnico progettuale, andrà a sostituire la precedente edizione del 2011. Saranno introdotte nuove appendici informative per supportare gli utilizzatori con approfondimenti tecnici ed esempi pratici di calcolo dei requisiti progettuali.
La nuova versione della norma offrirà, inoltre, un nuovo capitolo chiamato “Design considerations”, mediante il quale si forniranno indicazioni su come selezionare correttamente i requisiti per l’illuminazione durante l’attività (Visual task) o per l’area (task Area). Inoltre, saranno fornite le indicazioni per progettare anche il corretto funzionamento dell’impianto di illuminazione, in relazione alla specifica applicazione e agli aspetti non visivi che possono essere determinati dall’illuminazione ambientale (es. multiple tasks, dynamic lighting, daylight adaptation, …)


La trasformazione digitale della luce

Grazie alla maturazione della tecnologia LED l’illuminazione abbraccia la trasformazione digitale in atto e diventa una vera e propria infrastruttura per lo sviluppo di sistemi interconnessi e di soluzioni tecnologicamente avanzate in ambito building e urbano. Grazie alla raccolta e all’elaborazione delle informazioni, infatti, è possibile capire le abitudini delle persone e produrre modelli predittivi che consentono di sapere quanto e in che modo occorre illuminare, nonché di prevedere le attività di manutenzione degli impianti.
Già in occasione dell’ultima edizione di Light + Building si è assistito alla concretizzazione delle prime proposte Li-Fi che, insieme alla tecnologia Bluetooth, rendono l’illuminazione protagonista della trasformazione digitale.  I nuovi apparecchi d’illuminazione svolgeranno un ruolo chiave per il successo di queste impostazioni fluide legate a una fruizione differenziata degli spazi, creando scenari luminosi dinamici in ogni momento, da quando ci alziamo la mattina a quando andiamo a dormire la notte.
Un solo apparecchio sarà in grado di emettere luce con coordinate cromatiche differenti, in base alle esigenze degli utenti oppure per adattarsi automaticamente alla luce naturale prevalente. Inoltre, sarà possibile regolare l’intensità della luce emessa in base all’ora del giorno e all’apporto di luce naturale, riducendo automaticamente il consumo di energia elettrica. Questo sarà possibile grazie all’elevato grado di connettività e alle funzionalità intelligenti dei sistemi a LED più evoluti, che consentiranno di incorporare numerose funzioni nello stesso apparecchio di illuminazione.
Non solo, la capillarità dei punti luce negli spazi indoor e outdoor e la loro costante alimentazione in sicurezza dalla rete elettrica, fa sì che gli apparecchi di illuminazione diventino la piattaforma ideale per il posizionamento di sensori e beacon, che consentono di trasmettere e ricevere dati e contenuti, a beneficio dei consumatori nel retail, dei visitatori nei musei, e di chi gestisce le infrastrutture nelle aziende e nelle città, solo per citare alcuni esempi. 

Articolo redatto con il contributo di Assil.  


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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