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Arredi ricondizionati nel settore ufficio

Da una ricerca, condotta su un campione di rivenditori europei di arredo ufficio, emerge che ben il 30% di loro ha a catalogo arredi ricondizionati. Un business destinato a crescere a favore di una maggiore sostenibilità

L’allungamento del ciclo di vita dei prodotti è uno dei temi cruciali nelle politiche di sostenibilità e lo è anche nel settore dell’ufficio dove, in un tempo relativamente breve, hanno preso vita esperienze talmente significative in questo ambito che hanno completamente stravolto la logica del prodotto “usa e getta”. Oggi fra i principali focus del business vi sono certamente il design di nuove soluzioni e la loro funzionalità, ma anche la sostenibilità dei materiali e la durata utile degli arredi stessi.
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Negli ultimi tempi, in effetti, si sente sempre più spesso parlare di prodotti rigenerati ossia, di arredi di seconda mano che vengono sottoposti a un processo di riparazione per poi essere riproposti ai clienti a prezzi vantaggiosi. Nell’ottobre 2024 CSIL ha lanciato un sondaggio intitolato “Office furniture supply and workplace trends: the dealer point of view” su un campione di circa 100 rivenditori europei, focalizzando alcune delle domande proprio su questo tema. Il risultato è davvero sorprendente, infatti alla domanda “il vostro catalogo include anche prodotti rigenerati/di seconda mano?” ben il 30% del campione ha risposto affermativamente evidenziando che questo genere di offerta è già presente sul mercato seppur componga una percentuale ancora minima delle vendite annuali. Tuttavia, al di là del dato medio, le difformità fra i diversi paesi sono evidenti. La Scandinavia e il Benelux sono le aree dove questo genere di attività raggiunge le incidenze più elevate, seguiti dai Paesi di lingua tedesca e dal Regno Unito. Una situazione molto diversa si riscontra nei Paesi mediterranei (Italia e Spagna) e in quelli dell’Est Europa dove il prodotto rigenerato è ancora poco considerato. Il fatto che in questi paesi la maggior parte dei produttori di arredi non abbia ancora avviato un processo strutturato per le attività di riparazione ricondizionamento dei prodotti rende l’incidenza di molto inferiore alla media.

In effetti, l’attività di riparazione/remanufacturing se gestita dai produttori stessi o da laboratori specializzati, consente di ridurre al minimo le principali problematiche sottolineate dai rivenditori, ossia il rinnovo del certificato di garanzia e una più agevole gestione post-vendita.
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Vale la pena sottolineare che non stiamo parlando del “mobile d’occasione”, ma di prodotti rigenerati di fabbricazione europea (livello medio o medio-alto), che vengono venduti anche in quantità importanti a un prezzo inferiore del 30%-35% rispetto a quello del prodotto nuovo, che garantiscono un’ottima performance, la durata nel tempo e consentono un risparmio significativo sull’investimento iniziale.

Sulla base di queste considerazioni è ragionevole pensare che nei prossimi anni una parte del mercato sarà regolarmente rappresentata da questo genere di offerta. Attualmente, sono soprattutto le sedute girevoli ad essere interessate dal processo di ricondizionamento e vi sono numerose aziende leader del settore che hanno trasformato parte dei propri stabilimenti in veri e propri “recycling hub”, fra le altre vi sono: Steelcase, Ahrend, Haworth, Vepa, Kinnarps e Vitra.


Mauro Spinelli

Mauro Spinelli è Partner CSIL – Centre For Industrial Studies dal Novembre 2008. Esperto di marketing e analisi competitiva ha condotto numerosi studi e indagini in Europa, Stati Uniti, Cina e Medio Oriente. Ha portato avanti analisi sul campo anche Giappone, Bangladesh e Turchia. Si occupa soprattutto dei settori ufficio, contract, illuminazione, cucina ed elettrodomestici. Collabora regolarmente con riviste di settore in Italia e all’estero.

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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