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Un piacere per gli occhi nel più ampio senso del termine

Infinity è la conferma della capacità progettuale di Humanscale anche in ambito illuminotecnico. Un ulteriore tassello che va ad arricchire l’offerta di una serie di soluzioni ergonomiche per riservare una maggiore attenzione alla fisiologia dell’operatore e configurare una postazione di lavoro appropriata

Dalle più recenti indicazioni della Medicina del Lavoro e Igiene Occupazionale, in tutto il mondo del lavoro, sono aumentate le attività d’ufficio che si caratterizzano con l’uso quotidiano e costante, spesso anche intenso, di videoterminali. Ci sono specifiche disposizioni normative – in particolare il Titolo VII del D.Lgs 81/08 (art. 174 di cui Allegato XXXIV requisiti minimi) – che pongono in evidenza anche il rischio per l’apparato visivo.
L’aumento della postura assisa protratta con distanza dallo schermo troppo ravvicinata, situazione oggi prevalente nei luoghi di lavoro, contribuisce non solo ad un affaticamento generale dell’apparato muscolo-scheletrico, ma anche dell’apparato visivo.
“Negli open space, così come in uffici medi e piccoli – chiarisce Luciano Guglielmini, country manager di Humanscale in Italia, Grecia, Malta e Turchia – non è raro notare che esiste un elevato contrasto di luce rispetto allo schermo. È quindi fortemente probabile che si verifichino fastidiosi stati di stanchezza alla vista e, quindi, una minore efficienza operativa. La quantità di luce che si ottiene sulla postazione di lavoro non è quasi mai sufficiente per assicurare una lettura appropriata, in particolare dei documenti e della tastiera. La scelta di potenziare l’impianto di illuminazione generale aumenterebbe il consumo energetico senza risolvere il problema, ovvero la necessità di dare luce adeguata sul piano di lavoro favorendo l’acutezza visiva dell’operatore. In questi contesti la disponibilità di una sorgente di luce localizzata permette di incrementare in modo puntuale i livelli di illuminamento necessari per una più confortevole attività lavorativa assicurando anche un notevole risparmio energetico”.
Infinity, by Humanscale Design Studio, vincitrice nel 2017 del prestigioso Red Dot Award: offre una infinità di vantaggi anche a livello estetico, oltre che operativo. Molto elegante, offre un’ottima quantità di luce disponendo di un elemento illuminante a LED che richiede consumi nettamente contenuti oltre ad assicurare una illuminazione ben localizzata. Una coppia di solidi giunti assicura resistenza, stabilità e facile posizionamento e, come tutti i prodotti Humanscale, rispetta l’ambiente: composta dal 90% di alluminio e acciaio altamente riciclabili; oltre il 50% di Infinity è composto da materiale riciclato.
Caratteristiche tecniche: illuminamento fino a 1500 lux, consumo energetico 9 watt, temperatura di colore 3000° K (luce bianca calda), Indice di Resa Cromatica 90 (CRI). Disponibile nelle configurazioni: con base, morsetto, a parete, a stelo; nei colori: nero cenere, bianco lino, blu ardesia. Dieci anni di garanzia.
Cosi come Infinity, anche Element Disc e Horizon 2.0 offrono notevoli vantaggi in termini di intensità della luce assicurando, sempre, un notevole risparmio energetico e una lunga durata nel tempo.
Per il suo charme e per il suo aspetto futuristico, Element Disc, design by Karin Anne Rocwkell, è già oltre il suo tempo. Si avvale dell’innovativa tecnologia Thin Film LED che, composta da strati di policarbonato e pellicole ottiche, rendono la lampada altamente efficiente e priva di riflessi. Il dimmer con sette differenti livelli di illuminamento è dotato di memoria che, alla riaccensione della lampada, offre lo stesso grado di illuminazione registrato quando si è spenta. Assicura un notevole risparmio energetico destinato a prolungarsi nel tempo come la sua vita operativa, grazie anche al sensore di presenza che spegne automaticamente la luce quando non c’è movimento. Caratteristiche tecniche: consumo energetico 7 watt, temperatura di colore 3000° K (luce bianca calda), Indice di Resa Cromatica 80 (CRI). Disponibile nelle configurazioni: con base, morsetto, a parete – colori: argento, bianco, nero. Dieci anni di garanzia.
Introdotta nel 2011, la lampada da tavolo Horizon, design by Mike McCoy & Peter Stathis è diventata subito un’icona, con la tecnologia a LED a film sottile e un design minimalista che le ha conferito il prestigioso Red Dot Award e l’onore di entrare nella collezione permanente del Museum of Modern Art (MoMA). Horizon 2.0 ha la stessa forma elegante della versione precedente, con una luce più brillante, una resa cromatica migliorata e una funzionalità più intuitiva tramite il dispositivo “flush touch” con sette livelli di luminosità, inclusa la modalità luce notturna. Caratteristiche tecniche: consumo energetico 9.5 watt, temperatura di colore 3000° K (luce bianca calda), Indice di Resa Cromatica 90+ (CRI). Colori: bianco, nero, silver e molti altri ancora. Dieci anni di garanzia.
“Lo schermo deve essere posizionato…a una distanza degli occhi pari a circa 50-70 cm, per i posti di lavoro in cui va assunta preferenzialmente la posizione seduta” si legge nell’Allegato XXXIV – Requisiti minimi – del D.Lgs 81/08. Tale dato non tiene però conto del fatto che la capacità visiva degli operatori è variabile da persona a persona ed è mutabile nel tempo anche in funzione dell’età. È stato rilevato inoltre che la continua osservazione di schermo, tastiera e documenti può risultare molto affaticante: guardare da troppo vicino e per molto tempo non è fisiologico in quanto implica, per l’apparato visivo, un impegno nervoso e muscolare maggiore rispetto a quanto non avvenga guardando alla giusta distanza. La maggioranza delle informazioni che un operatore al videoterminale utilizza durante lo svolgimento delle sue mansioni giunge al cervello per via visiva, è pertanto ovvio che una distanza dallo schermo non appropriata (soggettiva) può generare ripercussioni negative sulla sua efficienza e sul suo benessere. La disponibilità di un braccio porta schermo, regolabile in altezza, profondità, inclinazione e rotazione rende adeguata la distanza visiva “ad personam” considerando anche la profondità del piano di lavoro, a volte, ridotta.
E da tempo noto che una postura assisa mantenuta per molte ore al giorno, alla settimana e per una intera vita lavorativa sia la principale causa di disturbi da sovraccarico “statico” della colonna vertebrale. Si può anche affermare che non esista una postura perfetta, tale da prevenire l’insorgere di fastidiosi disagi e, allo stesso tempo, un’efficienza operativa decisamente inferiore alle aspettative. Naturalmente la dotazione di un sedia veramente ergonomica è un vantaggio ma non esclude, troppo spesso, un impiego irrazionale della stessa: non è raro, infatti, osservare che la maggior parte degli operatori è seduta in punta del sedile senza avvalersi dello schienale e appoggiare solo parzialmente gli avambracci sui braccioli. Un’abitudine negativa che sarebbe bene abbandonare o, quantomeno, ridurre quanto più possibile. Questo tipo di errata postura, flessione del busto troppo in avanti, è la causa principale di dolori a livello dorsale che tendono a essere cronici così come un utilizzo non appropriato dei braccioli, aumenta il sovraccarico ai muscoli della spalla e delle braccia, in particolare per gli operatori che fanno ricorso a un’intensa digitazione. Alternare e incentivare il cambiamento da postura assisa in eretta, mediante un tavolo regolabile in altezza o un dispositivo da ospitare su una scrivania non regolabile, è un ulteriore vantaggio per prevenire stati di affaticamento come già descritto. Con ben oltre un milione di unità vendute Freedom è uno dei sedili ergonomici più confortevoli e apprezzati in tutto il mondo. Oltre alla qualità ergonomica, il design riflette semplicità, funzionalità e sostenibilità, mentre autorevoli attestati e certificati ne determinano la notevole affidabilità.

Horizon 2.0
Infinity
Element Disc

Infinity
Infinity


Float Table postura assisa
Float Table lifestyle postura eretta
Freedom



A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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