Aria sana in ufficio

Per le organizzazioni che hanno a cuore la salute e la produttività dei propri dipendenti è fondamentale non trascurare un aspetto vitale come la qualità dell’aria interna. A sottolinearlo la diffusione delle certificazioni ambientali che prendono in considerazione il benessere totale delle persone all’interno di un edificio. Si amplia di conseguenza la diffusione di sistemi di ventilazione, filtraggio e trattamento dell’aria quale strumento di tutela della salute degli occupanti degli edifici

È risaputo che negli ambienti confinati l’eccessiva concentrazione di inquinanti chimici, fisici e biologici può causare una riduzione della produttività, con conseguenze, non solo sul comfort, ma anche sulla salute degli occupanti.

Si sono a lungo approfondite le conseguenze della Sick Building Syndrome (SBS) o Sindrome da Edificio Malato che ha permesso di identificare un quadro sintomatologico ben definito, che si manifesta in un elevato numero di occupanti edifici adibiti a uffici, scuole, ospedali, case per anziani, abitazioni civili. A tal proposito il Ministero della salute sottolinea che: “Sebbene i sintomi siano di modesta entità, i casi di SBS. che si verificano in ambienti lavorativi possono avere un costo più elevato di alcune malattie gravi e a prognosi peggiore, a causa del significativo calo della produttività”.

Rendono evidente la portata del problema, in larga parte riconducibile a un’elevata concentrazione di inquinanti dovuta a una ventilazione inadeguata negli ambienti, i risultati di recenti studi condotti su uffici e altri edifici ad uso pubblico in diversi Paesi, che hanno rivelato una frequenza di disturbi tra gli occupanti compresa tra il 15% e il 50%.

Filippo Busato, presidente
di AiCARR – Associazione italiana Condizionamento dell’Aria
Riscaldamento e Refrigerazione

Entra maggiormente nel dettaglio Filippo Busato, presidente di AiCARR – Associazione italiana Condizionamento dell’Aria Riscaldamento e Refrigerazione: “Se per quanto concerne l’aria esterna, sappiamo che in Italia ogni anno muoiono tra le 50 e 60.000 persone per patologie legate all’inquinamento atmosferico, la qualità dell’aria interna è invece un tema da sempre molto sottovalutato nel nostro Paese. Una scarsa qualità dell’aria interna può essere evidenziata da sensazioni di malessere (male di testa, irritazione a naso e occhi ecc) che non danno luogo a malattie specificamente identificabili e che quasi sempre cessano una volta lasciato l’edificio; si parla in questo caso di Sick Building Sindrome. Tuttavia, sono frequenti anche i casi di malattie (tosse, raffreddore, febbre, dolori muscolari) precisamente riconducibili a inquinanti presenti nell’edificio. In questo caso si parla quindi anche di BRI Building Related Illness (malattia generata dall’edificio). Da una parte vi sono dunque problemi di comfort (percezioni olfattive, sonnolenza generata dall’eccessiva concentrazione di CO2), ma non vanno ignorati i danni alla salute che inquinanti di carattere fisico, chimico, biologico (e radiologico, es. radon) possono causare”.

Gli stessi avvenimenti legati alla pandemia da Covid-19 hanno riportato al centro del dibattito il tema dell’indoor air quality (IAQ), sottolineando come una corretta areazione dei locali riduca significativamente la diffusione di virus trasmissibili per via aerea.

Parallelamente la diffusione di certificazioni ambientali, che validano e misurano i fattori che promuovono la salute e il benessere umano, hanno spinto verso la realizzazione di edifici migliori anche in relazione a come viene tenuta in considerazione la qualità dell’aria. Tra queste vi è sicuramente la certificazione Well, standard di riferimento per edifici, spazi interni e comunità che promuove la qualità dell’aria attraverso strategie che includono l’eliminazione o la riduzione delle fonti inquinanti, la progettazione adeguata di edifici attivi e passivi, le strategie operative e gli interventi sul comportamento umano. ll protocollo WELL prevede inoltre il monitoraggio continuo dei dati sui contaminanti, per rendere consapevoli e responsabilizzare gli occupanti sulla qualità ambientale. I parametri ambientali sotto la lente di osservazione sono le polveri sottili, e la concentrazione nell’aria di anidride carbonica, monossido di carbonio, ozono, biossido di azoto, componenti organici volatili (VOC) e formaldeide.

Sul fronte dell’offerta, l’insieme di tutti questi fattori ha portato alla diffusione di sistemi evoluti di ventilazione, filtraggio, trattamento e monitoraggio dell’aria concepiti come strumento di tutela della salute degli occupanti degli edifici.
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AeraMax Pro di Fellowes è la serie professionale di purificatori d’aria per ambienti che vanno da 25mq a 110mq. La serie si estende su tre modelli AM2 per ambienti fino a 25mq, AM3 per ambienti fino a 65mq e AM4 per ambienti fino a 110mq. Tutta la gamma è dotata di un sistema di filtraggio a 4 stadi in grado di bloccare il 99,95% delle particelle fino a 0,1 micron di diametro (con filtri HEPA vero classe H13) ed è stata testata per l’efficacia contro il virus del Sars-CoV-2 dall’Università degli Studi di Genova, raggiungendo una percentuale di abbattimento del virus dall’aria superiore al 99,99% in un solo passaggio di aria
AeraMax Pro di Fellowes è la serie professionale di purificatori d’aria per ambienti che vanno da 25mq a 110mq. La serie si estende su tre modelli AM2 per ambienti fino a 25mq, AM3 per ambienti fino a 65mq e AM4 per ambienti fino a 110mq. Tutta la gamma è dotata di un sistema di filtraggio a 4 stadi in grado di bloccare il 99,95% delle particelle fino a 0,1 micron di diametro (con filtri HEPA vero classe H13) ed è stata testata per l’efficacia contro il virus del Sars-CoV-2 dall’Università degli Studi di Genova, raggiungendo una percentuale di abbattimento del virus dall’aria superiore al 99,99% in un solo passaggio di aria
AeraMax Pro di Fellowes è la serie professionale di purificatori d’aria per ambienti che vanno da 25mq a 110mq. La serie si estende su tre modelli AM2 per ambienti fino a 25mq, AM3 per ambienti fino a 65mq e AM4 per ambienti fino a 110mq. Tutta la gamma è dotata di un sistema di filtraggio a 4 stadi in grado di bloccare il 99,95% delle particelle fino a 0,1 micron di diametro (con filtri HEPA vero classe H13) ed è stata testata per l’efficacia contro il virus del Sars-CoV-2 dall’Università degli Studi di Genova, raggiungendo una percentuale di abbattimento del virus dall’aria superiore al 99,99% in un solo passaggio di aria


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Un po’ di chiarezza sul tema

Con l’acronimo IAQ (Indoor Air Quality-IAQ) ci si riferisce all’aria interna che si respira negli ambienti confinati, quali abitazioni, uffici, strutture comunitarie e ambienti destinati ad attività ricreative e sociali. Sono esclusi dalla definizione gli ambienti di tipo industriale dove la qualità dell’aria interna è correlata al tipo di attività produttiva svolta ed è quindi sottoposta a controlli e leggi specifiche.

Negli ambienti chiusi l’aria proveniente dall’esterno tende gradualmente ad alterarsi: l’ossigeno viene gradualmente consumato, mentre con la respirazione e la traspirazione umana sono immessi nell’aria alcuni componenti quali: vapore acqueo, anidride carbonica (CO2) e diverse sostanze organiche. In assenza di adeguata ventilazione, la qualità dell’aria interna tende ad alterarsi, come conseguenza della presenza e dell’accumulo di sostanze inquinanti.

Il Ministero della Salute chiarisce che le sostanze in grado di alterare la qualità dell’aria indoor possono essere classificate come: agenti chimici, fisici e biologici che in parte provengono dall’esterno (inquinamento atmosferico outdoor, pollini), ma molti sono prodotti da fonti interne rappresentate dalla presenza di persone o animali, materiali edili, arredi, prodotti per la pulizia e dalla manutenzione di impianti quali condizionatori, umidificatori, impianti idraulici. Nello specifico i materiali utilizzati per la costruzione e l’arredamento possono rappresentare una importante fonte di inquinamento indoor.

Altre potenziali fonti di inquinamento sono rappresentate dai prodotti per la pulizia e la manutenzione, i prodotti antiparassitari e l’uso di colle, adesivi, solventi etc. Inoltre, possono determinare una emissione importante di sostanze inquinanti l’utilizzo di strumenti di lavoro quali stampanti, plotter e fotocopiatrici…

Gli stessi impianti di climatizzazione possono rappresentare pericolose fonti di inquinamento biologico o chimico se mal progettati o in cattivo stato di pulizia e manutenzione.
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I dispositivi del marchio francese Enless Wireless, distribuiti da HESA, offrono comfort e risparmio energetico attraverso il monitoraggio delle temperature, dei livelli igrometrici, VOC e CO2 nell’aria. Disponibili nelle gamme Wireless-M-Bus, Sigfox e LoRa(WAN), i trasmettitori consentono di monitorare e pilotare automaticamente in modo efficace le apparecchiature. Di grande rilevanza sono i sensori di qualità dell’aria, che rilevano i livelli di CO2 che se elevata può innescare alcuni disturbi come stanchezza e sonnolenza. Inoltre, nella stessa gamma il dispositivo che consente la misurazione del livello di VOC, in grado di misurare 22 composti organici volatili, generati da materiali da costruzione, prodotti a base di plastica o gas emessi dalle attività di cucina o di pulizia
I dispositivi del marchio francese Enless Wireless, distribuiti da HESA, offrono comfort e risparmio energetico attraverso il monitoraggio delle temperature, dei livelli igrometrici, VOC e CO2 nell’aria. Disponibili nelle gamme Wireless-M-Bus, Sigfox e LoRa(WAN), i trasmettitori consentono di monitorare e pilotare automaticamente in modo efficace le apparecchiature. Di grande rilevanza sono i sensori di qualità dell’aria, che rilevano i livelli di CO2 che se elevata può innescare alcuni disturbi come stanchezza e sonnolenza. Inoltre, nella stessa gamma il dispositivo che consente la misurazione del livello di VOC, in grado di misurare 22 composti organici volatili, generati da materiali da costruzione, prodotti a base di plastica o gas emessi dalle attività di cucina o di pulizia
Proter Imex presenta Protercomfort Aria Fresh, deumidificazione, integrazione e ricambio aria in un unico prodotto. Disponibili per installazione a parete o a soffitto, le unità permettono la deumidificazione e il ricambio d’aria ambiente con recupero di calore ad alta efficienza. Le versioni Plus sono anche in grado di integrare il raffrescamento estivo. La versione con compressore rotativo Inverter consente di avere un incremento della capacità di deumidificazione del 30% rispetto alla versione standard e una gestione modulante della portata d’aria
Proter Imex presenta Protercomfort Aria Fresh, deumidificazione, integrazione e ricambio aria in un unico prodotto. Disponibili per installazione a parete o a soffitto, le unità permettono la deumidificazione e il ricambio d’aria ambiente con recupero di calore ad alta efficienza. Le versioni Plus sono anche in grado di integrare il raffrescamento estivo. La versione con compressore rotativo Inverter consente di avere un incremento della capacità di deumidificazione del 30% rispetto alla versione standard e una gestione modulante della portata d’aria
Il progetto della lampada Teleta nasce con il preciso scopo di riutilizzare l’energia persa in calore delle sorgenti LED migliorandone la sostenibilità energetica, il calore provocato dalle lampadine crea un flusso d’aria ascendente che viene convogliato attraverso un filtro anodizzato con ioni di argento che abbattono la carica batterica. Le lampade sono state testate presso un laboratorio di analisi microbiologiche. Design Alessandro Zambelli per Caimi


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La pandemia da Covid cambia pesi e misure

“La pandemia da Sars-CoV-2 ha sicuramente puntato i riflettori sul tema della qualità dell’aria interna negli ambienti di lavoro e residenziali – sottolinea Filippo Busato –. In questo caso gli aspetti che sono stati sottolineati sono quelli relativi alla sicurezza e alla ventilazione per la riduzione del contagio via bioaerosol. Se da un lato alcuni esponenti del mondo medico hanno cercato di minimizzare l’importanza della ventilazione, va ricordato che fu l’infermiera inglese Florence Nightingale nel suo testo “Notes on Hospitals” a rimarcare il fatto che il contagio per via aerea fosse uno dei meccanismi di trasmissione dominanti in molte malattie (soprattutto quelle che coinvolgono l’apparato respiratorio). Una campagna sperimentale molto accurata condotta nella regione Marche (https://arxiv.org/abs/2207.02678) ha infine dimostrato in maniera inequivocabile che la ventilazione nelle aule scolastiche non solo limita fortemente il contagio, ma lo limita esattamente nelle modalità e nell’entità prevista dai modelli fisico-matematici predittivi che da decenni sono a disposizione dei progettisti e degli specialisti della ventilazione”.

Il Covid-19 è divenuto dunque un elemento imprescindibile nelle considerazioni circa la tutela della salute dei lavoratori. A questo riguardo l’Istituto Superiore di Sanità ha stilato un rapporto, dedicando particolare attenzione proprio alla qualità dell’aria negli ambienti chiusi. Trattando di ambienti lavorativi, riporta azioni e raccomandazioni generali da mettere in atto giornalmente nelle condizioni di emergenza associate all’epidemia virale per il mantenimento di una buona qualità dell’aria indoor negli ambienti di lavoro. Segnala la necessità di assicurare un adeguato ricambio dell’aria in tutti gli ambienti dove sono presenti postazioni di lavoro e personale, aprendo con maggiore frequenza le finestre.

Non solo, l’impatto epidemico del Covid 19 ha focalizzato l’attenzione su sistemi di purificazione dell’aria: filtrazioni biocide, elettrostatiche attive o trattamenti mediante radiazione ultravioletta, ionizzazione od ozono e sistemi di controllo dell’umidità relativa interna, sempre più considerata come elemento essenziale per ottenere il benessere e la salubrità degli ambienti interni.
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Air-e rappresenta la nuova soluzione di Panasonic Heating & Ventilation Air Conditioning con tecnologia nanoe™X ideale per garantire una migliore qualità dell’aria interna. Un singolo dispositivo può coprire una superficie di circa 20 mq; in caso di superfici maggiori, è possibile installare più di un’unità per una copertura completa degli spazi. Il generatore rilascia fino a 4,8 trilioni di radicali ossidrilici (noti anche come radicali OH) al secondo per inibire 5 tipi di inquinanti, tra cui alcuni virus, batteri e muffe, nonché a neutralizzare i cattivi odori. Gli studi condotti negli ultimi anni da Panasonic hanno inoltre dimostrato che è in grado di inibire anche il nuovo coronavirus (SARS-CoV-2) e il virus dell’influenza A sottotipo H1N1 fino al 99,9%
Per assicurare la massima igiene e qualità dell’aria indoor, REHAU propone un sistema di ventilazione meccanica controllata decentralizzata: una soluzione che non richiede la realizzazione di un impianto di distribuzione dell’aria, ribassamenti e scarichi della condensa, è infatti sufficiente un foro sulla parete esterna e l’alimentazione elettrica a 220 V. Lo scambiatore di calore rigenerativo ad alta efficienza permette di ricambiare l’aria risparmiando energia (etichetta energetica A). Il ventilatore estrae l’aria viziata presente all’interno della stanza per 70 secondi, trattenendo l’energia termica nello scambiatore di calore ceramico finchè non viene raggiunta la capacità massima; per altrettanti secondi viene invertito il flusso, l’aria esterna passa attraverso lo scambiatore dove, a seconda della stagione, viene preriscaldata o pre-raffrescata, ed immessa come aria nuova nella stanza. È possibile installare filtri opzionali fino al PM10 e acustici per migliorare le performance di filtrazione ed isolamento acustico
La qualità dell’aria interna è imprescindibile per rendere gli ambienti sani e vivibili. Per rispondere a queste esigenze, Schüco ha sviluppato tecnologie di ventilazione meccanica decentralizzata passive e attive integrate nella struttura degli infissi. Si va dalle soluzioni di ventilazione meccanica decentralizzata Schüco VentoTherm Twist e Schüco VentoFrame Asonic (nelle foto) studiato per limitare i fastidi dovuti da rumori esterni, alle apparecchiature meccatroniche Schüco TipTronic con sensori per la movimentazione automatizzata dei serramenti in maniera silenziosa, anche dialogando con il sistema domotico esistente
La qualità dell’aria interna è imprescindibile per rendere gli ambienti sani e vivibili. Per rispondere a queste esigenze, Schüco ha sviluppato tecnologie di ventilazione meccanica decentralizzata passive e attive integrate nella struttura degli infissi. Si va dalle soluzioni di ventilazione meccanica decentralizzata Schüco VentoTherm Twist e Schüco VentoFrame Asonic (nelle foto) studiato per limitare i fastidi dovuti da rumori esterni, alle apparecchiature meccatroniche Schüco TipTronic con sensori per la movimentazione automatizzata dei serramenti in maniera silenziosa, anche dialogando con il sistema domotico esistente
VITA Air Purifier è il purificatore per piccoli ambienti che mediante potenti lampade UV-C certificate elimina gli agenti patogeni circostanti, agendo su agisce su virus, batteri, muffe aeriformi. Posizionato sulla scrivania uccide i batteri nell’aria circostante e sanifica l’ambiente grazie all’azione disinfestante contro gli agenti patogeni. Una volta attivato sanifica l’ambiente intorno ad esso fino a circa 20/25 mq in circa 20 minuti. Non richiede nessun tipo di manutenzione o cambio filtri nel tempo. Durante l’uso va collegato tramite l’alimentatore in dotazione o può essere alimentato via cavo USB. Distribuito a Milano da MoroniGomma


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L’evoluzione dell’offerta

Partendo dalle linee guida definite dall’Istituto Superiore di Sanità il settore HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) sta mettendo a punto modalità di funzionamento e tecnologie per i sistemi che oltre a migliorare la qualità dell’aria riducano sensibilmente il rischio di infezione.

“A seguito della pandemia da Covid 19 l’offerta di sistemi HVAC si è ulteriormente ampliata – chiarisce Filippo Busato –. Vi è la possibilità di scegliere terminali tipo fan coil dotati a bordo macchina di sistemi di igienizzazione attiva, e anche la possibilità di installare purificatori d’aria dedicati, che adottano tecnologie diverse tra loro e che sembrano promettenti.

Parimenti gli impianti di ventilazione e ricambio dell’aria (che portano aria esterna all’interno e “lavano” gli ambienti) si sono evoluti, dalla ventilazione puntuale a quella centralizzata e canalizzata. Mi preme però ricordare che il miglioramento non è solo questione di tecnologia, ma un insieme di tecnologia-gestione-comportamento. In questo senso penso al ruolo di una progettazione corretta, e di una manutenzione adeguata; la tecnologia migliore, se non è inserita in un progetto valido e non viene manutenuta costantemente, rischia di ridurre molto i vantaggi che invece può e deve portare”.

Negli spazi in cui la ventilazione è insufficiente, sta prendendo piede l’installazione di purificatori d’aria con filtri HEPA, che va di pari passo con la crescente necessità di una regolare gestione dei filtri per garantirne la sicurezza e il corretto funzionamento, e tutto questo naturalmente comporta che vengano intensificati gli sforzi nel settore della manutenzione dei prodotti.

In linea generale il consiglio è quello di più tecnologie per migliorare la qualità dell’aria interna. La ventilazione è necessaria per rimuovere inquinanti come la CO2, il particolato e i gas, il tutto mentre si immette aria fresca dall’esterno. Ma in questo processo, è frequente che l’energia venga dispersa, ed è dunque importante configurare correttamente il volume di ventilazione. Negli spazi in cui la ventilazione risulta difficile, è fondamentale far circolare l’aria tramite filtri ad alte prestazioni nei purificatori d’aria o avvalersi di sistemi di purificazione HVAC per rimuovere gli inquinanti il più velocemente possibile.

È inoltre importante impedire ai virus e ai batteri catturati nel filtro di proliferare, e qui entra in gioco la tecnologia dell’igiene. Dal momento che la temperatura e l’umidità influiscono sul consumo energetico del sistema HVAC, sul comfort e sulla proliferazione di microorganismi, è anche indispensabile essere a conoscenza delle condizioni ideali di ciascun ambiente e gestire la temperatura e l’umidità di conseguenza.
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MyAQM (Ambient Quality Monitor) è un dispositivo multisensore, implementato da SmartDHOME, in grado di controllare molti parametri legati alla qualità degli ambienti e di trasmettere i dati raccolti alla piattaforma di Big Data Contact Pro IoT, tramite la rete M2M NB-IoT o Wi-Fi. Oltre al monitoraggio della qualità ambientale, è uno strumento utile alla gestione delle unità di trattamento dell’aria, dei generatori termici, degli impianti di illuminazione e delle presenze. Tiene sotto controllo, in tempo reale: polveri sottili, anidride carbonica, composti organici volatili, temperatura, umidità, luminosità, rumorosità e presenza
MyAQM (Ambient Quality Monitor) è un dispositivo multisensore, implementato da SmartDHOME, in grado di controllare molti parametri legati alla qualità degli ambienti e di trasmettere i dati raccolti alla piattaforma di Big Data Contact Pro IoT, tramite la rete M2M NB-IoT o Wi-Fi. Oltre al monitoraggio della qualità ambientale, è uno strumento utile alla gestione delle unità di trattamento dell’aria, dei generatori termici, degli impianti di illuminazione e delle presenze. Tiene sotto controllo, in tempo reale: polveri sottili, anidride carbonica, composti organici volatili, temperatura, umidità, luminosità, rumorosità e presenza
I sistemi Depuro Plus Evo, proposti da Vortice, migliorano la qualità dell’aria con la depurazione e la sanificazione. La prima ottenuta dall’azione filtrante dei filtri HEPA H14 capaci di trattenere il 99,995 % di inquinanti, la seconda resa possibile dal processo di fotocatalisi, la cui efficacia contro il virus SARS-CoV-2 è comprovata dalle verifiche condotte presso il Dipartimento di Scienze Biomediche e Cliniche “Luigi Sacco” dell’Università degli Studi di Milano
Uvlogika System è una lampada germicida da installazione, progettata per irradiare sulle superfici luce ultravioletta UV-C alla lunghezza d’onda costante di 254 nm, senza emissione di ozono o di sostanze chimiche. La sua radiazione neutralizza rapidamente fino al 99% di batteri, virus e altri microrganismi in un tempo relativamente breve e le superfici disinfettate sono immediatamente utilizzabili dal momento in cui la lampada viene spenta. È installabile a soffitto o a parete, in posizione orizzontale o verticale. Prodotto di Vortice
Rispondendo alla crescente richiesta di prodotti concepiti per migliorare la qualità dell’aria e l’igiene ambientale, Naicon amplia l’offerta di prodotti a marchio Diloc inserendo in gamma il purificatore d’aria D.PURE-AIR 25. Impiega 5 filtri, fra cui un filtro antipolvere, un filtro antibatterico in polietilene, un filtro assoluto e un filtro a carboni attivi, dedicato alla eliminazione di odori e agenti inquinanti. Lo stato di efficienza del pacco filtri viene rilevato da un apposito sensore in grado di indicare all’utente quando questo deve essere sostituito


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Riferimenti normativi in materia

“L’Italia è un paese in cui le normative sulla ventilazione sono molto avanzate, nel quale addirittura per le strutture sanitarie (sale operatorie in particolare) vi sono le norme più avanzate e su questo tema abbiamo un ruolo di primo piano a livello globale – afferma Filippo Busato –. Oltre alle disposizioni di legge, non solo per l’edilizia scolastica (dal 1975 e raramente applicate) e gli ospedali, un risultato importantissimo e ottenuto anche grazie al lavoro di AiCARR è stato quello di inserire l’obbligo della ventilazione meccanica in tutte le ristrutturazioni e le nuove costruzioni di edifici pubblici, con l’entrata in vigore del nuovo decreto CAM (Criteri Ambientali Minimi) il 6 dicembre prossimo.

Per quanto riguarda l’aspetto strettamente normativo le norme di riferimento più importanti per il terziario (ma non solo) sono la norma UNI 10339 (in fase finale di revisione) e le norme europee del pacchetto europeo EN 16798 che definiscono la qualità dell’ambiente interno.

Abbiamo quindi un corpus normativo, e finalmente anche legislativo che pongono molta attenzione alla ventilazione. 

Non dimentichiamo che un essere umano introduce nel proprio corpo ogni giorno circa un kg di cibo, 2 kg di acqua, e 50 kg di aria. La sanità e l’igiene dell’aria devono valere quanto quelle idrica e alimentare. Oggi abbiamo anche le prescrizioni e gli strumenti per respirare un’aria migliore”.


Paola Cecco

Laureata in architettura presso il Politecnico di Milano, ha svolto attività progettuale presso studi professionali dove ha affrontato la progettazione di edifici residenziali e del terziario. Nel 2001 entra a far parte della redazione di Officelayout, la rivista per progettare, arredare e gestire lo spazio ufficio. Ambito nel quale si occupa delle tematiche relative all’illuminazione, alle nuove tecnologie e all'allestimento degli spazi di lavoro con focus sulla sostenibilità dei luoghi e sul benessere delle persone in azienda. Dal 2014 coordina le attività editoriali e i convegni sviluppati e promossi dalla testata Officelayout.

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

Soiel International, edita le riviste