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Il benessere ambientale negli spazi del lavoro

La nuova collezione di pavimenti autoposanti Shadowplay, di Ege Carpets, punta su un nuovo concetto di tridimensionalità che cattura la luce e si rivela attraverso l’ombra. Plus che arricchisce i punti di forza di sostenibilità, comfort acustico e salubrità che da sempre connotano le soluzioni di Eco Contract ed Eco Design

Con una ‘scuderia’ che riunisce aziende leader operanti nel settore del tessile e delle pavimentazioni tecniche, il Gruppo Eco Contract + Eco Design crea un ponte tra il mondo della produzione e il mondo del progetto, fornendo supporto tecnico e consulenza creativa funzionali alla scelta del prodotto.

Tre sono i criteri in base ai quali vengono selezionate le aziende rappresentate in esclusiva per l’Italia: la sostenibilità ambientale delle soluzioni, la qualità tecnica della produzione, la capacità di innovazione. Pavimenti, rivestimenti, tessuti e pannelli acustici, sono le categorie di prodotto che ‘vestono’ gli showroom Eco Contract ed Eco Design presenti nelle principali città italiane e rivolti a chi opera nel settore alberghiero e in ambito ufficio, retail, navale, ferroviario o a chi deve arredare spazi pubblici e privati.

Specificatamente per l’ufficio vengono forniti elementi fonoassorbenti, tende e pavimenti autoposanti (tessili, vinilici, in gres o per le aree di maggiore prestigio in legno). Anche se la contaminazione tra l’ufficio e la casa rende tutta l’offerta Eco Contract ed Eco Design un bacino di idee da cui attingere.

Focus delle collezioni rivolte all’ambiente di lavoro la sostenibilità e il benessere della persona garantito attraverso la salubrità dei materiali e le proprietà acustiche delle diverse soluzioni.
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Ecosostenibilità: il circolo virtuoso ‘cradle to cradle’

I materiali edili sono, a livello globale, tra le fonti di maggior consumo di energia e risorse. Immaginare dunque che un componente come la finitura del pavimento, che equivale al 100% della superficie in pianta, smetta di attingere dalle materie prime, ma possa accedere ai rifiuti ai quali viene data una nuova vita, significa aggiungere un importante tassello verso la transizione ecologica del settore.

Obiettivo che Ege Carpets, produttore scandinavo di moquette rappresentato da Eco Contract ed Eco Design, ha raggiunto arricchendo le proprie collezioni con i filati rigenerati e rigenerabili ECONYL®, realizzati recuperando i rifiuti di nylon, come reti da pesca degli oceani, trasformati in filati di nylon di qualità vergine. Secondo una logica di sistema a circuito dove a fine vita i prodotti possono essere convertiti in nuovi filati.

Anche il backing delle pavimentazioni tessili Ege Carpets viene prodotto attraverso una tecnica innovativa: le bottiglie di acqua utilizzate vengono prima convertite in scaglie di plastica e poi in fibre morbie che vengono utilizzate per realizzare il supporto delle moquette in feltro PET. Oltre a essere realizzato con prodotti riciclati, il feltro è rigenerabile, cioè dopo l’uso può essere scomposto nella sua forma chimica originale e diventare parte di nuovi prodotti in PET.
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Qualità dell’aria indoor

Ancora oggi molti utenti pensano che la moquette sia un prodotto non performante dal punto di vista igienico perché in essa possono radicarsi sporco, acari, ecc. In realtà, recenti studi hanno dimostrato, dati alla mano, che negli ambienti in cui sono presenti pavimentazioni tessili la qualità dell’aria è migliore.

“Contrariamente a quanto si crede – precisa Lorenzo Comoletti, CEO di Eco Contract – la caratteristica della pavimentazione tessile di trattenere le polveri fa in modo che tutta la superficie del pavimento si comporti come un filtro, con il vantaggio di avere un’aria più pulita e una netta riduzione della presenza di allergeni nell’aria indoor. Non solo, la recente emergenza sanitaria ha portato a verificare il comportamento della pavimentazione tessile in relazione alla presenza di virus ed è emerso che la persistenza del Covid-19 su una superficie porosa (materiale di prova: cotone) è significativamente più breve rispetto a superfici non porose (materiali di prova: acciaio inossidabile, carta, vinile, polimeri e vetro) come descritto dal Virology Journal nell’articolo “The effect of temperature on persistence of SARS-CoV-2 on comm”. Non va poi dimenticato che oggi i pavimenti tessili possono essere trattati in fase di produzione con sistemi antibatterici permanenti che trasformano il pavimento in una trappola antimicrobica”.
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Comfort acustico, fattore di benessere

“Il concetto di ‘wellbeing’ riguarda tutti gli organi sensoriali: la vista (il bello, l’arte), il tatto (la preziosità dei materiali), l’olfatto, il gusto e naturalmente l’udito. L’udito è un senso molto complesso, direttamente interallacciato alla vista.

Il benessere è l’armonia di tutti i sensi, quando tutto ciò che percepiamo è in accordo armonico. Anche l’udito, pertanto, non può essere escluso.

Cosa significa che l’udito è interallacciato con la vista? Immaginiamo di entrare in un ambiente molto ampio, ad esempio un salone disadorno. Ci aspettiamo una lunga eco perché con gli occhi percepiamo un ambiente grande e vuoto. Se, entrando in un ambiente percepiamo una eco diversa da quella che vediamo i nostri sensi perdono l’armonia” chiarisce Ezio Rendina, ingegnere ambientale CEO di Viva Consulting & Management

Tutti i cinque sensi, dunque, e non solo la vista, sono coinvolti nella percezione di un ambiente. Il suono è dunque un’importante componente della qualità ambientale e del benessere della persona. Concorrono all’ottenimento di un adeguato comfort acustico i diversi materiali che attraverso le loro caratteristiche intrinseche – fono assorbenti, fono riflettenti e fono diffondenti – permettono di controllare i tempi di riverbero determinati dalle riflessioni delle onde sonore sulle superfici presenti in ambiente.

Se infatti il tempo di riverbero è troppo lungo, o comunque inadeguato, i suoni tendono a fondersi riducendo la comprensibilità del parlato in ufficio o al ristorante, oppure impendendo il corretto ascolto della musica o di uno spettacolo in teatro.

Negli ambienti lavorativi una corretta acustica è fondamentale per far coesistere differenti attività e impedire fastidiosi disturbi che a lungo andare possono essere causa di inefficienze e stress come racconta l’architetto Silvio Petronella, Head of workplace Division di Ecocontract : “Lo spazio ufficio, in una logica di activity based working, è sempre più caratterizzato da spazi differenziati che devono essere più attrattivi rispetto al passato, perché se c’è troppo rumore e non si riesce a lavorare è verosimile che le persone, potendo scegliere, decidano di svolgere la propria attività da remoto. E questo rappresenterebbe un fallimento per chi ha investito nella realizzazione degli spazi. Tra le diverse possibilità di intervento per ottenere una buona acustica, il pavimento offre il massimo vantaggio, essendo una superficie molto ampia sul quale è comunque necessario investire.”

I pavimenti tessili Eco Contract ed Eco Design sono progettati per garantire elevate prestazioni acustiche. La natura morbida del pavimento tessile riduce al minimo i rumori da calpestio e quelli derivanti dallo spostamento delle sedie da ufficio o da oggetti che possono cadere sul pavimento. Caratterizzati da strutture a filato aperto, progettate per intrappolare il suono, e da supporti intelligenti concepiti per trattenerlo i tappeti acustici sono particolarmente efficaci nel campo delle frequenze medie e alte. Il backing delle pavimentazioni tessili di Ege Carpets consente infatti il passaggio dell’aria con prestazioni acustiche aumentate.

Anche le tende tecniche e i drappeggi, sempre più utilizzate in abbinamento a facciate prestazionali che filtrano la luce del sole, rappresentano un valido alleato per la correzione acustica degli ambienti.

Con l’obiettivo di dare un supporto tecnico alla progettazione, Eco Contract, insieme a Ege Carpets, ha scelto di verificare i valori acustici delle collezioni, sia relativamente ai valori medi di fonoassorbimento, sia distinguendo per le diverse frequenze tra le prestazioni di fono assorbimento e prestazioni di abbattimento del rumore da calpestio. Interessanti i risultati emersi, che hanno evidenziato come i pavimenti tessili Ege offrano buone prestazioni su entrambi i fronti”.
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Shadowplay, cattura la luce e si rivela attraverso l’ombra

Le pavimentazioni tessili di Ege Carpets vantano un’ampia gamma di finiture giocate su tre variabili: l’aspetto cromatico, lo spessore e la struttura della tessitura. Colori che danno accenti e sfumature, spessori minimali che donano leggerezza e nuove trame tessili che puntano sulla tridimensionalità, sono gli strumenti nelle mani del progettista alla ricerca di nuovi linguaggi estetici.

Incarna in pieno questi valori la nuova pavimentazione autoposante Shadowplay, caratterizzata da una innovativa struttura tridimensionale che arricchisce lo spazio con una costante vibrazione a pavimento fatta di luce, ombre e colore. Combinando design e sostenibilità, Shadowplay offre un prodotto in grado di interpretare interni contemporanei, con numerosi vantaggi pratici, tra cui un’acustica migliorata e un elevato comfort.

“La collezione Shadowpaly è un prodotto leggero realizzato con un consumo ridotto di materiale e con un ottimo rapporto qualità prezzo – spiega Petronella –. Ma l’aspetto più interessante è la lavorazione che ricrea la tridimensionalità tipica del tappeto taftato a mano, così con il mutare della luce naturale nel corso della giornata, anche il gioco di ombre sul pavimento cambia. Shadowpaly è dunque uno strumento per il progettista che non vuole interpretare il pavimento come una superficie omogenea, ma è alla ricerca di una soluzione caratterizzata da una forte personalità”.

Realizzata interamente con materiali 100% riciclati e riciclabili, Shadowplay è certificata Cradle to Cradle e Indoor Air Comfort Gold.
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Non esiste un’allergia alle pavimentazioni tessili

Asma e allergie sono in aumento da oltre 50 anni. Nell’Unione Europea 1 persona su 4 è affetta da allergie. Un numero in continua crescita, perché viviamo gran parte della nostra vita all’interno di edifici, dove respiriamo più allergeni di quanto faremmo all’aperto. Gli allergeni possono creare asma e problemi legati all’asma, specialmente nei bambini più piccoli che giocano sul pavimento.
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A lungo si è creduto che tappeti e moquette potessero essere la causa di problemi respiratori e asma. Studi recenti hanno invece dimostrato come tutti gli argomenti negativi addotti contro le pavimentazioni tessili si siano rivelati sbagliati. Tra questi l’esperienza svedese ha dimostrato che non esiste alcuna relazione tra allergie e moquette; che il tappeto non è un habitat naturale per gli acari della polvere. Le allergie non sono legate alla presenza di moquette: le allergie sono triplicate tra il 1975 e il 1995, nonostante i tappeti siano stati rimossi e sostituiti da pavimenti duri in oltre il 70% delle camere da letto. Fonte: Istituto svedese
per la ricerca su fibre e polimeri
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La concentrazione di media
di particolato fine negli ambienti

Il grafico mette in evidenza come la concentrazione media di particolato fine negli ambienti con un pavimento duro è di 62,9μm/m3, ben al di sopra del limite consigliato di 50μm/m3 (evidenziato dalla linea rossa). Mentre negli ambienti con moquette da parete a parete, la concentrazione media di particolato è pari a 30,4μm/m3, ben al di sotto del limite.
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Fonte: ALLERGIE konkret 2/2005


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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