Un tocco personale in ufficio

Tornare a incontrarsi di persona, stringersi la mano e riappropriarsi degli spazi fisici con prodotti che interpretano la metamorfosi dell’ufficio lasciando emergere le diverse personalità. Questa la chiave di lettura dell’ufficio contemporaneo sviluppata da Sedus

“The personal touch” è il claim che ha accompagnato i visitatori nello stand Sedus all’ultima edizione di Orgatec. Un tocco personale che, concettualmente, celebra il ritorno agli incontri di persona, e al tempo stesso richiama l’idea di fondo dei nuovi prodotti, declinabili in molteplici versioni per incontrare i gusti delle diverse personalità che abitano l’ufficio. Perché in un mondo lavorativo in rapida evoluzione, con un ricorso sempre maggiore alle postazioni condivise e l’integrazione del lavoro mobile, la sfera personale diventa prioritaria. 

A fare da sfondo al racconto dell’evoluzione degli spazi lavorativi elaborato dalla multinazionale tedesca, l’architettura dello stand concepita come una piattaforma mutevole che, attraverso giochi di luce e di colore, richiama i cinque ingredienti che ricorrono nelle diverse aree dell’ufficio contemporaneo: purezza, chiarezza, trasparenza, natura e intelligenza.

“Si assiste all’affermazione del modello ibrido, seppure con specificità che variano da azienda ad azienda – ha sottolineato Ernst Holzapfel, head of marketing di Sedus Stoll –. E se da un lato cresce la diffusione dell’home office, dall’altro è in atto un ripensamento degli spazi ufficio dove è richiesta una maggiore flessibilità per il lavoro agile. L’ambiente ufficio deve dare nuovi stimoli e impulsi, essere attraente e generare engagement ma, allo stesso tempo, deve assicurare un contesto in cui le persone possano incontrarsi per creare, risolvere problemi o semplicemente per confrontarsi. Il luogo di lavoro assume dunque un aspetto sociale molto importante per il successo delle aziende.

Come abbiamo interpretato questo cambiamento? Con spazi aperti definiti da una zonizzazione finalizzata a dare un senso di sicurezza e privacy alla persona. Con ambienti flessibili e modificabili in base alle esigenze dei team, in quanto non è più la persona a doversi adattare agli spazi, ma viceversa sono gli spazi che devono adeguarsi al lavoro dei team. Infine, contestualmente alla diffusione del lavoro ibrido, cambia la fruizione della postazione di lavoro, sempre meno ad uso personale e sempre più condivisa, pertanto i prodotti di arredo devono essere configurabili in relazione alle reali modalità di utilizzo.

L’ufficio ibrido combina il meglio di due mondi: quello del lavoro in ufficio e del lavoro in mobilità. Ibrido, in questo senso, significa un mix di analogico e digitale, di formale e informale, di lavoro individuale e in team. Ma affinché questo funzioni efficacemente, l’utente e il collaboratore devono essere centrali nella progettazione”.
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Ambienti di lavoro ibridi

Diversi sono dunque gli ambienti che danno vita all’ufficio contemporaneo. In primo luogo, l’area dedicata al lavoro agile in team che risponde all’esigenza di uno spazio facilmente modificabile e gestibile in autonomia, con indubbi vantaggi per i facility manager.

“In questo ambiente le persone possono alternare momenti di lavoro in piedi, momenti seduti e momenti di relax – racconta Ernst Holzapfel –. Per cui l’offerta di prodotti flessibili se:lab si è ampliata con i divani e le poltrone su ruote, utilizzabili durante un workshop o per momenti di interazione spontanea. È stato poi inserito uno spazioso tavolo regolabile in altezza, utilizzabile anche per arredare l’ufficio del manager attribuendogli una duplice funzione come scrivania personale e tavolo per il lavoro in team.

I colori utilizzati in quest’area sono più vivaci nella parte dedicata alla collaborazione e più tenui e freddi nella parte dedicata al lavoro di concentrazione”.

Nelle aree open space l’efficienza degli spazi e la presenza di zone orientate a soddisfare le esigenze degli utenti sono il tema prioritario. La domanda è dunque: in che modo è possibile favorire l’interazione e la collaborazione tra colleghi, offrendo al contempo un ambiente delimitato dove lavorare e riporre i propri strumenti? E come garantire la medesima employee experience vissuta in ufficio anche nell’home office e nel mondo virtuale?

“La postazione di lavoro non può limitarsi alla classica scrivania intervallata da mobili contenitori – precisa Ernst Holzapfel – servono arredi multifunzionali che supportano le esigenze di un allestimento personalizzato e finalizzato a creare angoli informali e di relax direttamente adiacenti alla postazione. La nuova libreria modulare e componibile se:matrix nasce proprio con questo obiettivo, combinando in un’unica soluzione la funzione di spazio contenitore e quella di suddivisione in zone. Domina così una semitrasparenza all’interno dell’open space con zone per informal meeting, zone per accogliere le persone e dare loro più sicurezza e aree più riservate. Dunque, un ecosistema dove non vi è più una netta distinzione tra le diverse zone di collaborazione, concentrazione, comunicazione e contemplazione, per dare vita a una continua metamorfosi e intersezione tra le diverse funzioni.

se:air

Non solo, per rendere questi spazi attraenti per i lavoratori sono stati scelti colori domestici, con la consapevolezza che il concetto di qualità non può più essere ricondotto alla singola postazione di lavoro, ma deve necessariamente ricadere sull’intero ambiente”.

A rappresentare in pieno l’idea di “Personal touch” promossa da Sedus è la nuova seduta se:kit fornita con un tool box che comprende: sei tipologie di schienale, cinque tipologie di braccioli, tre diverse meccaniche, tra le quali una autoregolante, e diverse tipologie di basi. Molteplici le combinazioni possibili, sino alla definizione di soluzioni ad hoc per il singolo individuo. Dal punto di vista aziendale se:kit permette, con lo stesso impatto estetico, di configurare la seduta in base al tipo di utilizzo previsto: per una postazione fissa, condivisa o per la sala riunioni.

Punta invece alla semplicità la seduta operativa se:air, la cui conformazione dello schienale con membrana assicura leggerezza e l’adattamento automatico in base al peso della persona, mentre l’estetica la rende adatta a ogni ambiente, dalle meeting room alle postazioni bench.

Negli ambienti aperti è inoltre importante avere la possibilità di ritirarsi per piccole riunioni. A questa esigenza risponde se:cube che è stato migliorato sia dal punto di vista acustico, sia dal punto di vista tecnologico attraverso l’integrazione del sistema di Unified Collaboration di Cisco che permette di essere immediatamente operativi e di avere un’esperienza coerente e continua tra mondo fisico e digitale.

Sempre la tecnologia è alla base della nuova generazione di locker se:hub, gestibili a distanza per consegne e scambi di documenti 24/7. Con una semplice mail è infatti possibile fornire il QR code che dà accesso al locker permettendo alla persona di accedere e prelevare documenti riservati, dispositivi tecnologici o le chiavi di un’auto aziendale…

Nuovi sviluppi anche per il sistema di gestione dello spazio se:connect che, attraverso i sensori integrati negli arredi e le sedute, consente di monitorare la qualità dell’ambiente. Quattro i parametri rilevati – temperatura, umidità, acustica e occupazione – per intervenire tempestivamente sul settaggio degli impianti a garanzia della salute e il benessere della persona.


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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