Gli ingredienti che rendono un ambiente smart

Sedus passa dalla teoria alla pratica e applica il concetto di Smart Office ai propri uffici, dimostrando come architettura, spazio e arredamento possono interagire armoniosamente tra loro, favorendo la comunicazione, il lavoro in team e una maggiore trasparenza

La vita è cambiamento. E così anche il lavoro e gli spazi dove viene svolto, che devono essere strutturati per consentire l’alternarsi di diversi stili di lavoro. Una moderna pianificazione deve coniugare esigenze mutevoli e offrire ai collaboratori la possibilità di svolgere attività che richiedono concentrazione, mansioni per le quali è necessario interagire in team, così come concedere momenti di relax per raccogliere le idee. Concetti che da tempo Sedus promuove, rimodulando progressivamente la propria offerta per rispondere alle complesse dinamiche del mondo di lavoro, e che ha voluto mettere in pratica ripensando i propri uffici, in Germania e in Italia, in logica ‘smart’.


Sedus Smart Office a Dogern

Prima tappa di questo percorso la realizzazione del nuovo Sedus Smart Office a Dogern, in Germania, uno spazio di lavoro che unisce i diversi dipartimenti, incluso il top management, dell´azienda progettato con l’obiettivo di creare vicinanza tra le persone e agevolare la collaborazione e la comunicazione.
“L´ambiente di lavoro di Sedus diventa un ambiente di vita, uno spazio sociale e produttivo dove le persone possono incontrarsi, lavorare insieme, stare bene e realizzare grandi cose – sottolinea Ernst Holzapfel, head of marketing at Sedus Stoll –. Il vantaggio consiste nell´offerta di diversi spazi che le nostre persone possono scegliere liberamente in funzione di come, quando e con chi lavorare. Tra gli spazi messi a disposizione la zona bar pensata come area di comunicazione informale, la zona silent lounge, la biblioteca, le video conferencing room, i cube e molti altri.
Abbiamo voluto realizzare uno spazio calibrato sulle esigenze e la realtà dell´azienda attraverso un coinvolgimento diretto dei lavoratori: le esigenze di chi lavora in questi spazi sono stati identificate mediante workshop e attraverso un dialogo costante e intenso durante tutto il percorso. Questa combinazione ha fatto la differenza”.
Per mettere a valore questa esperienza e dare supporto alle aziende che decidono di realizzare uno spazio rispondente al loro modo di lavorare, Sedus mette a disposizione un gruppo di esperti, formato da architetti, interior designer e change manager.

Sedus Smart Office a Dogern
Sedus Smart Office a Dogern




Gli ingredienti che lo rendono un ambiente smart

• un´architettura orientata al futuro con una modularità che permette l´adattamento dello spazio nel tempo;

• la presenza di luce naturale, proveniente dalle grandi finestre e dai lucernai, integrata con luce artificiale programmata con cambi di temperatura di colore e di intensità, secondo l´ora del giorno e la stagione, contribuiscono al benessere delle persone;

• l´integrazione di tecnologia basata sul sistema di gestione se:connects, con sensori integrati negli arredi, nelle sedute e negli ambienti, che catturano dati e forniscono statistiche per ottimizzare l´uso dello spazio. Parallelamente un’applicazione per gli smartphone permette ai lavoratori di identificare le zone disponibili e di prenotare gli spazi più idonei per il tipo di attività prevista;

• il contatto con la natura reso possibile dalle grandi vetrate che offrono una vista piacevole e rilassante sul paesaggio circostante;

• l´acustica degli ambienti studiata per creare uno spazio di comfort dove è possibile concentrarsi e incontrarsi senza disturbarsi a vicenda;

• i colori degli arredi e degli interni selezionati con esperti e designer per favorire le attività di concentrazione, comunicazione, collaborazione e contemplazione.


Cambiare gli spazi in modo rapido ed efficace

La velocità con cui cambiano i modi di lavorare è altissima, di conseguenza è richiesto un progressivo adeguamento degli spazi, affinché siano un effettivo supporto alle nuove modalità lavorative. Spesso però il ripensamento del luogo di lavoro viene vissuto come un ostacolo insormontabile.
“L’ultima edizione della ricerca dell’Osservatorio Smart Working Politecnico di Milano ha messo in evidenza che il 50% delle grandi aziende che hanno avviato progetti strutturati di Smart Working non sono intervenuti sugli ambienti di lavoro in ottica di ufficio smart – sottolinea Lorenzo Maresca, managing director di Sedus Italia –.
Se guardiamo nel dettaglio alle motivazioni, si vede che le aziende percepiscono il cambiamento degli spazi come una difficoltà e quindi rimandano la decisione al momento in cui c’è un cambio di sede. Bisogna dunque innescare un’azione disruptive, bisogna trasmettere il messaggio che è possibile cambiare gli spazi adeguandoli a nuove esigenze in modo rapido ed efficace senza necessariamente intervenire sulla struttura dell’edificio”.
Con questo obiettivo è stato avviato il progetto di ridefinizione dell’organizzazione spaziale degli uffici Sedus a Cadorago, in provincia di Como, che traggono ispirazione dal lavoro di ricerca portato avanti dalla multinazionale tedesca, come dai lavori seguiti sul campo presso grandi clienti (quali IBM, Unicredit, Generali, ecc.), fornendo un chiaro esempio di come sia possibile attribuire nuove funzioni e migliorare il comfort degli ambienti senza grandi rivoluzioni.

I nuovi uffici Sedus a Cadorago
I nuovi uffici Sedus a Cadorago
I nuovi uffici Sedus a Cadorago
I nuovi uffici Sedus a Cadorago




“Tra gli interventi realizzati nei nuovi uffici italiani la trasformazione della board room passata da un concept che richiamava uno status gerarchico e formale, dato anche da materiali come il legno massello e le finiture cromate, a un look che ricorda il soggiorno di casa – racconta Maresca –.
Un cambio strategico, voluto per sottolineare il cambiamento culturale in atto, che vede l’abbattimento delle gerarchie a favore di una maggiore collaborazione tra le persone in azienda. Nella stessa logica è stata creata un’area caffetteria/coworking a supporto degli incontri informali.
Con la predisposizione del nuovo sitting lab abbiamo voluto invece mettere a disposizione uno spazio che permetta a clienti e collaboratori di toccare con mano lo stato dell’arte della ricerca nel campo delle sedute.
I nostri uffici sono in continua evoluzione, non tanto per dare un’ispirazione su quello che sarà l’ufficio del futuro, quanto per rappresentare la realtà odierna – conclude Maresca –.
È importante per noi trasferire questi concetti ai nostri partner e rivenditori, ai quali vogliamo far arrivare il messaggio che non siano necessari interventi invasivi per attualizzare uno spazio ufficio. Un prodotto come se:cube dà una risposta immediata all’esigenza di fare incontro o videochiamate riservate; così come altre soluzioni di arredo consentono di dare una nuova impronta agli spazi e di far lavorare al meglio le persone”.


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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