Nuovo look per le agenzie Generali

In un’epoca caratterizzata dalla trasformazione digitale, il nuovo format progettuale delle Agenzie Generali Italia punta a un’idea di unitarietà in grado di promuovere il marchio, comunicando e rendendo visibile al cliente il sistema di valori del Gruppo

Nella definizione del format, particolare importanza è stata data alle scelte cromatiche. Il colore è parte attiva di un codice comunicativo più ampio: uniformare e vincolare la gamma cromatica di arredi e accessori contribuisce ad aumentare la riconoscibilità dell’ambiente Generali, indipendentemente dalla conformazione architettonica delle sedi. Il colore rosso del logo Generali emerge negli utilizzi combinatori o variabili, per interventi ad hoc: aree ad utilizzo “ibrido”, microambienti insonorizzati ed elementi fonoassorbenti in quota. Alla calibrazione del colore si affida il ruolo importante di spezzare la visione e la ripetitività dell’ambiente; a esso viene anche affidato un ruolo informativo nella identificazione delle diverse aree funzionali”.

L’incarico di tradurre le linee guida del “New Format Generali” in un concept progettuale è stato affidato allo studio Fulicidesign di Venezia, coadiuvato nella realizzazione dei prototipi e la fornitura degli arredi dall’azienda Archiutti.

“Il progetto alla scala degli arredi e complementi rappresenta il cuore dell’operazione rivolta alla codifica di tutto il sistema di personalizzazione degli allestimenti; ma la concezione del nuovo format travalica il campo del product e dell’interior, per entrare nell’ambito di quello che viene definito spatial design, intervenendo sulle relazioni che intercorrono tra i luoghi, le persone e gli apparati fisici mobili – racconta l’architetto Federica Fulici –. L’allestimento dello spazio risponde a requisiti prestazionali, esprime la coerente giustapposizione di oggetti, ma considera materia di progetto anche tutta una gamma di componenti “intangibili” che contribuiscono a elevare il livello qualitativo generale di un ambiente.

Agli elementi di arredo è demandato il ruolo fondamentale della costruzione dell’identità formale del luogo: il design è fortemente caratterizzato, ma secco nelle linee per potersi rapportare in modo coerente e armonioso con contesti di volta in volta differenti per tipologia, dimensione e distribuzione dei locali. Tema fondamentale è la modularità degli elementi: ognuno è pronto a suddividersi, a esplodere e ricomporsi, per creare forme inedite di relazione, secondo le possibili configurazioni, mai definitive, che lo spazio e il momento suggeriscono”.
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L’agenzia “Biella via Carso”

L’applicazione del “New Format Generali” trova espressione nella realizzazione dell’agenzia “Biella via Carso” che offre servizi dedicati ad aziende e clientela retail.

“Tocchiamo tutte le aree che soddisfano i principali bisogni delle famiglie, dalla protezione dei beni a quelli della persona, con una particolare attenzione ai servizi dedicati alla salute – puntualizzano i titolari di agenzia Luigi Civra Dano e Roberto Machetto –. Mentre per le aziende l’approccio, oltre a garantire le coperture tradizionali, mira a fornire servizi come l’attività di stima preventiva, il monitoraggio sulla sicurezza dei sistemi informatici, il risanamento post sinistro con società specializzata. Insomma, tutto per permettere alle aziende di ripartire velocemente con l’attività”.

Luigi Civra Dano
e Roberto Machetto, titolari dell’agenzia “Biella via Carso”

Il progetto dell’agenzia, affidato anche in questo caso allo studio Fulicidesign, ha interessato uno spazio di circa 700 mq che ha permesso l’applicazione di una sintesi evoluta del Format originario in un’ottica generale di open space.
“La progettazione del layout – racconta l’architetto Fulici – ha mirato a mettere in connessione i principi che articolano il format con le esigenze della committenza, forzando alcune consuetudini legate ai processi e alle pratiche di lavoro, per favorire le relazioni tra colleghi e con la clientela.
Il nuovo spazio porta con sé un’idea di futuro in evoluzione; sono stati infatti mantenuti alcuni cardini che rendono riconoscibili i caratteri tipologici dello spazio lavorativo, seppur miscelati con caratteri più vicini ad altri ambiti. Di conseguenza lo studio degli arredi e dell’allestimento è stato fatto in funzione di una revisione informale dei rapporti e delle pratiche operative”.
Il risultato finale risponde a criteri che consentono di leggere in chiave “smart” l’intervento: percorsi di distribuzione fluidi e continui, trasparenza e visibilità dell’intero spazio, osmosi tra le varie aree funzionali, senso di comfort e accoglienza, orientamento visivo…
Nello specifico, lo spunto progettuale è stata la creazione di una piazza centrale in cui un’ampia reception circolare fa da perno al sistema di distribuzione dei percorsi – spiega l’architetto Fulici –.

La separazione degli spazi è realizzata quasi esclusivamente attraverso gli arredi, la cui composizione si sottrae all’idea stereotipata di ufficio, fatta di gerarchie spaziali, di barriere fisiche/percettive che definiscono ruoli e mettono distanza tra chi opera e chi accede.
Una lunga pensilina collega formalmente le postazioni operative con l’area break, intesa come nuovo spazio di collaborazione, mentre intorno alla reception si sviluppano altre funzioni espresse da diverse tipologie di arredo: salottini privacy insonorizzati, sistema di sedute imbottite modulari variamente configurabili per colloqui informali, area attesa con sedute tradizionali maggiormente confortevoli.
Le stanze Agenti si caratterizzano per un maggior livello di riservatezza, ma garantiscono il contatto visivo con la “piazza” attraverso l’impiego di pareti/diaframma totalmente vetrate. L’apertura e la profondità dello spazio rimane leggibile da ogni prospettiva.
Una nota particolare merita l’utilizzo del colore in questo contesto. Oltre al rosso, colore base del Marchio Generali, sono state utilizzate le altre cromie previste dalla Brand Guideline grafica dell’Azienda. Ciò ha consentito di declinare in modo originale il format e differenziare i vari ambiti in modo chiaro anche attraverso l’assegnazione del colore.
La coerenza finale tra progetto di allestimento e arredi esprime un attento piano di comunicazione, che dà lettura al dialogo tra le due scale d’intervento facendo emergere la filosofia del Brand, e restituendo una precisa identità di marca.
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“I nuovi spazi hanno migliorato molto il contatto con i clienti – confermano Luigi Civra Dano e Roberto Machetto – la tipologia di layout e il suo appeal hanno attratto presso i nostri uffici sia la clientela retail, che ha trovato un ambiente moderno e ospitale all’interno del quale poter gestire e risolvere i propri bisogni, sia la clientela PMI, che normalmente preferiva farsi “servire” presso i propri uffici. La volontà di vedere il cliente al centro di ogni attività trova riscontro anche nella disposizione delle aree a lui dedicate dove la consulenza, con l’aiuto dei tablet, avviene a fianco del cliente stesso. La sala meeting è diventata un’occasione per accogliere la clientela con incontri su tematiche di attualità, ma anche per ospitare società terze di servizi che ci permettono di intervenire, all’interno delle loro riunioni, per raccontare i servizi che l’Agenzia può offrire ai propri clienti”.

Crediti fotografici: Archetipo Creativo


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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