Un complesso organico e funzionale

La progettazione della sede romana di Sisal fa propri i valori della politica aziendale, promuovendo nella riconfigurazione degli spazi, l’innovazione tecnologica, il miglioramento del benessere e la sostenibilità

Richiami all’ambiente naturale e un attento studio dei colori adoperati come fattori di benessere; la riorganizzazione degli spazi volta a creare microhabitat per migliorare l’engagement; efficienza energetica e avanguardia tecnologica per ridurre i costi e favorire i processi lavorativi. Questa è la chiave interpretativa utilizzata da Studio BIA-@rch engineering, società di progettazione integrata fondata dall’architetto Bianca Giovene di Girasole, per la ristrutturazione della sede romana degli uffici operativi Sisal, azienda italiana attiva nell’esperienza di gioco responsabile e sostenibile.
Alla base del progetto un dialogo aperto con la committenza, frutto di una collaborazione quinquennale, che ha portato a individuare soluzioni specifiche che si sovrappongono in un sistema stratificato nel tempo. Il risultato è un complesso organico e funzionale che traduce in spazi fisici i valori della politica aziendale, ovvero, innovazione tecnologica, miglioramento del benessere e sostenibilità.
Oggetto dell’intervento un edificio di tre piani che si estende su una superficie di circa 3500 mq con 350 postazioni in open space, quattro uffici singoli e una serie di spazi per funzioni specifiche. Per i momenti di incontro e collaborazione sono previste diciassette sale meeting, affiancate da una huddle room e una project room; mentre per il lavoro focalizzato sono previsti quindici spazi di concentrazione. Per i momenti di pausa e svago sono state incluse due aree break, un’area pranzo e un’area gioco-relax. Completa il tutto lo sportello aperto al pubblico per il ritiro dei premi derivanti dalla vincita al gioco.
Le diverse aree, progettate considerando una percentuale media del 30% di smartworking, sono prenotabili per mezzo di un sistema di QR Code al fine di migliorare la gestione delle risorse e degli accessi. Secondo il criterio della flessibilità, la prenotazione riguarda sia postazioni in open space sia sale riunioni.
Il rifacimento degli spazi ha portato Sisal ad effettuare una riqualificazione degli impianti di riscaldamento e raffrescamento in chiave sostenibile. I nuovi sistemi a espansione diretta e ad alta efficienza hanno permesso la decarbonizzazione dell’edificio grazie anche all’installazione dell’impianto fotovoltaico.


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Benessere della persona e sostenibilità ambientale

È risaputo che l’ambiente in cui si vive o lavora influenza in modo decisivo il benessere della persona e, secondo l’architetto Bianca Giovene di Girasole, uno dei componenti che meglio risponde a questa necessità è la natura, capace di generare atmosfere che condizionano positivamente l’umore e stimolano nuove idee. In quest’ottica sono state scelte finiture e materiali che richiamano l’ambiente naturale con pavimentazione e scrivanie effetto legno, colori caldi alle pareti e negli arredi. Sono state inserite, inoltre, piante verdi integrate in librerie o armadiature, aventi funzione di scandire gli ambienti e conferire privacy, senza isolare le zone di lavoro dalle aree comuni.
Particolare considerazione è stata attribuita al benessere fisico del lavoratore, ponendo attenzione all’ergonomia degli arredi e al soddisfacimento del comfort acustico, mediante l’inserimento di pannelli e materiali fonoassorbenti per ridurre il riverbero sonoro. Tra gli obiettivi anche quello di sfruttare al massimo l’illuminazione naturale, posizionando le workstation in corrispondenza delle finestre e collocando nelle aree prive di luce naturale, gli spazi collaborativi in cui la permanenza avviene per un tempo limitato.


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Activity based working in chiave organica

Il progetto segue i principi del flexible office, concept che vuole favorire l’engagement e il benessere attraverso i concetti di flessibilità, modularità e riconfigurabilità. Per conferire importanza al dipendente e rendere la sua esperienza più coinvolgente e aderente alle sue necessità, la planimetria si fonda sui principi dell’activity based working, con sequenze di ambienti aventi caratteristiche differenti a seconda delle attività svolte, ma che allo stesso tempo, mantengono caratteri comuni che creano un fil rouge all’interno delle diverse zone dell’edificio. Si trovano qui spazi dinamici e moderni dove uffici, open space, sale riunioni, aree collaborative e aree di concentrazione si susseguono in modo fluido su ogni piano.
Grazie all’activity based working, sale riunioni e spazi di lavoro non sono visti secondo i paradigmi del passato e con destinazione mono funzionale, ma lasciano aperta la strada a una differente fruizione in funzione delle attività del momento. I momenti di collaborazione sono declinati in base alle diverse necessità; si va dalle tradizionali sale riunioni presenti in diverse dimensioni – da quelle più contenute per quattro persone fino a quelle che possono accogliere fino a venti persone – a spazi che perdono la classica conformazione statica e si trasformano in ambienti informali per sessioni di lavoro di gruppo, presentazioni o brainstorming. È il caso della huddle room, uno spazio giocoso predisposto per riunioni informali di piccoli gruppi che viene allestito sulla falsariga di un campo di calcio; oppure della project room, spazio suddiviso in due zone, una dedicata ai momenti colloquiali e l’altra con tavoli alti per le fasi più operative.

L’architetto Bianca Giovene di Girasole racconta: “Nel progetto i singoli spazi costituiscono un microhabitat che si fonde in un sistema complessivo di relazioni. Qui convivono aree completamente rinnovate con altre oggetto della progettazione degli ultimi 5 anni che, in questa fase, sono oggetto di restyling. Il tutto convive in un organismo unico vibrante”.
In termini di sostenibilità, la progettazione ha visto anche l’adozione di arredi di design di recupero selezionati, in coerenza con l’immagine e la funzionalità desiderata.


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Color e material design

L’identità cromatica, tattile e decorativa dei prodotti e degli ambienti attinge ai principi del Color e del Material design che, oltre a soddisfare richieste in termini di qualità e piacevolezza estetica, mira a valorizzare lo spazio costruendo un ambiente che promuove comfort e benessere, oltre a favorire la comunicazione e la socializzazione. Evidente anche la volontà di generare spazi che comunichino e identifichino al meglio il brand aziendale.
La scelta dei colori si è basata sui principi della cromoterapia, orientandosi su accenti dai colori vividi che favoriscono il benessere emozionale. Il verde, colore dominante, per certi versi, evoca un’atmosfera naturale e rilassante, per altri, essendo presente anche in tonalità vivaci e luminose, rende l’ambiente stimolante e favorisce l’attenzione. In abbinamento è stato utilizzato il rosso aranciato, colore caldo e dinamico, in grado di trasmettere accoglienza e di invogliare la permanenza.
Le finiture e i materiali adoperati, attrattivi dal punto di vista estetico e performanti dal punto di vista tecnico, sono contraddistinti da resistenza all’usura e praticità.
Per le pavimentazioni sono state scelte due finiture: nell’area dedicata all’accoglienza e negli uffici è stata posata una pavimentazione in Pvc effetto legno, finitura che scalda l’ambiente conferendo un’immagine di prestigio; mentre negli ambienti come il porticato, adibito ad area ristoro e ricreativa, e le scale, è stato utilizzato il gres porcellanato, materiale duraturo e resistente.


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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