Lo sguardo rivolto al futuro con la forza del passato

Linea Fabbrica celebra il quarantacinquesimo anniversario della fondazione inaugurando un nuovo spazio produttivo, adiacente alla sede attuale, che estende le aree destinate alla lavorazione della tappezzeria e ai magazzini. Un investimento importante e strategico che afferma la forza produttiva e la determinazione imprenditoriale dell’azienda friulana

Sono passati 45 anni da quando è nata Linea Fabbrica. Correva infatti l’anno 1978 quando Lucio Zamò fondò l’azienda nel principale distretto industriale della sedia, dove evolverà la produzione, estendendo l’azione commerciale all’estero fino a creare un’unità produttiva e logistica nel nord della Francia, Linea France, oltre a numerose partnership commerciali in Europa, Medio Oriente e Asia.
Negli anni Linea Fabbrica cresce distinguendo la propria produzione di sedute tecniche e imbottiti in base alle tre anime – Design, Work e Healthcare – che da sempre l’hanno caratterizzata. Investimenti mirati e un progetto di immagine coordinata, che ne definisce la fisionomia e l’approccio al mercato, portano l’azienda manzanese a differenziare nel tempo la propria produzione secondo una ‘piramide’ di offerta che include: prodotti destinati alle grandi forniture in cui la spiccata competitività diventa fattore di successo commerciale; prodotti altamente performanti dal corretto equilibrio tra qualità e prezzo; prodotti di design, ispirati ai criteri di sostenibilità.
Un percorso che ha portato alla nascita del brand Nahu, che nobilita la tradizione manifatturiera dell’azienda attraverso prodotti di fascia alta, organizzati in famiglie articolate, in cui la qualità e il prezzo trovano un ottimale equilibrio. Se infatti l’idea iniziale era quella di attivare un marchio di prodotti di “lusso accessibile”, oggi si può affermare che Nahu attua il principio del “design inclusivo” della qualità e dello stile alla portata di tutti.
Ultimo step del percorso di crescita di Linea Fabbrica, la costruzione di un immobile di circa 5000 mq nel quale trovano spazio nuovi magazzini e la sede della nuova tappezzeria del Gruppo, orientata sia alla produzione di sedute ed imbottiti per l’azienda ma anche aperta ad altre realtà produttive che richiedono esperienza e qualità.
A valorizzare ulteriormente l’investimento immobiliare e le strategie aziendali il raggiungimento della classificazione energetica A4 per il nuovo edificio realizzato.
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Da sinistra:il fondatore di Linea Fabbrica Lucio Zamò, il presidente Massimiliano Zamò e il vicepresidente e operations director Laurino Zuccolo

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Una storia fatta di coraggio, virtù e valore

Il quarantacinquesimo anniversario dell’azienda rappresenta una tappa di avvicinamento verso il compimento di molteplici obiettivi che si sono posti i soci: Lucio Zamò, Laurino Zuccolo e Massimiliano Zamò – come è emerso nel corso dell’evento celebrativo dal titolo “Coraggio, virtù, valore. Storia di un’azienda con lo sguardo rivolto al futuro”. Dunque, un momento di festa ma anche di scambio di esperienze e nuovi obiettivi relativamente a innovazione, crescita organica e sostenibile, consolidamento del mercato nazionale, intensificazione delle partnership estere e di benessere dei lavoratori.
L’evento ha celebrato il coraggio di un giovane ventiquattrenne che nel 1978 iniziò il suo percorso imprenditoriale, ambizioso e visionario, e che dopo 45 anni ha raggiunto gli obiettivi e ha superato le aspettative. Il coraggio di un imprenditore che ha visto nei mercati esteri e nelle partnership internazionali la chiave del successo della propria azienda; che ha saputo orientare, con non poche difficoltà azienda, dipendenti e fornitori.
Nel suo intervento il fondatore Lucio Zamò ha ripercorso le tappe della storia di un distretto industriale prima dinamico poi in netta crisi e ha ricordato l’importanza dell’idea imprenditoriale, della perseveranza e del sacrificio affermando: “Occorre coraggio e perseveranza unità a virtù personali e imprenditoriali, per portare avanti un’azienda che voglia distinguersi e affermarsi in un mercato globale sempre più competitivo ed esigente. Occorre grande attenzione per individuare il reale valore di prodotti e persone. Ho navigato in acque insidiose per anni puntando con decisione verso un futuro che fosse il compimento del successo della mia azienda e che valorizzasse il territorio che ci circonda”.
Ha invece incentrato il proprio intervento sul concetto di “virtù”, il presidente di Linea Fabbrica Massimiliano Zamò, chiarendo l’assetto attuale dell’azienda e il primato raggiunto in termini di fatturato tra le aziende italiane per la produzione di sedute per l’ufficio. Con riferimento ai recenti investimenti Zamò ha poi aggiunto: “Il nuovo stabilimento produttivo esprime la volontà di raggiungere livelli qualitativi elevati, con immediata ricaduta sulla nostra azienda, attraverso professionalità specializzate nella tappezzeria ma anche di aprire la collaborazione con aziende del settore che possono così avvalersi della nostra competenza”.
A testimonianza del profondo legame dell’azienda con il territorio, Massimiliano Zamò ha inoltre sottolineato la coincidenza tra brand aziendale e brand territoriale, tra azienda e distretto, tra prodotto industriale e prodotto culturale tipico del manzanese.
Nel passaggio conclusivo del discorso Zamò ha posto invece l’accento sulla visione prospettica e il futuro dell’azienda orientata ancor di più verso i mercati internazionali, le nuove partnership e acquisizioni in settori complementari, la creazione di ulteriori presidi commerciali e produttivi in mercati esteri strategici, la crescita su fasce di prodotto premium con il marchio Nahu, una strada lunga che ha già portato al conseguimento di due premi internazionali per il design di prodotto.
È stato invece il concetto di “Valore”, reale fattore di successo dell’azienda, il focus dell’intervento di Laurino Zuccolo, vicepresidente Linea Fabbrica e operations director: “Valore per noi è soprattutto l’insieme di relazioni che costruiamo con i nostri collaboratori e con le aziende a noi legate. I fornitori per noi sono partner da formare e risorse preziose da valorizzare all’interno del grande distretto della sedia di cui facciamo parte”.
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Milos
Ramy

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Una showroom temporanea per raccontare i prodotti e l’attenzione alla sostenibilità

A far da sfondo all’evento una showroom temporanea ha occupato la campata centrale di circa 1500 mq del nuovo stabilimento produttivo non attrezzato per la produzione. Un allestimento caratterizzato da quinte realizzate con scatoloni, sui quali campeggiavano le scritte “made in Italy”, che hanno fatto da sfondo a una selezione delle nuove collezioni.
Un’idea che unisce le esigenze espositive e comunicative con le logiche di sostenibilità: nessun materiale di scarto, assemblaggio e disassemblaggio veloce, recupero integrale degli scatoloni, prodotti recuperati interamente e collocati nella showroom permanente dell’azienda.
“L’azienda attua logiche di sostenibilità legate ai prodotti – ha affermato Paolo Pampanoni, direttore artistico Nahu e Linea Fabbrica – il nostro ruolo è quello di renderle applicabili anche agli aspetti della comunicazione in modo reale e autentico. Il progetto degli scatoloni nasce con l’idea di contrastare la tendenza allo spreco tipica degli allestimenti e delle fiere. Nulla è stato sprecato, abbiamo attuato semplicemente le logiche tradizionali della nostra cultura contadina, nulla di più”.

Tra i prodotti presentati la nuova collezione di poltroncine e sgabelli Milos con basi metalliche e in legno e il sistema modulare di imbottiti Ramy.

La collezione Milos si apre al mondo dell’ufficio, della ricettività, della casa e si inserisce in spazi riunione, aree di ricevimento, come anche camere d’albergo, soggiorni e sale da pranzo. A caratterizzarne lo stile l’integrazione di seduta, schienale e braccioli che ne aumentano la comodità. Forma e le proporzioni sono valorizzate dai rivestimenti monocromatici, bicolore o bi materiale. La possibilità di creare abbinamenti cromatici e materici è infatti uno dei contenuti che caratterizzano la poltroncina. Combinazioni cromatiche dello stesso tessuto o abbinamenti con ecopelli aumentano le possibilità espressive che si moltiplicano ulteriormente variando tipologia di basi.

Disegnato da Stefano Borella, Ramy mira a creare un sistema di moduli componibili partendo da elementi imbottiti che possono essere aggregati in molteplici composizioni dove “lo snodo” diventa il centro di generazione per ogni nuova configurazione. Concepito per applicazioni in grandi spazi, sale d’attesa di aeroporti, centri commerciali, studi professionali, strutture ricettive e ospedali, il sistema, grazie alla flessibilità dei suoi moduli, permette anche di soddisfare esigenze per spazi più piccoli. L’attenzione alla sostenibilità nei materiali utilizzati, fa sì che il prodotto Ramy sia in linea con il concetto di P.S.N., acronimo di Progetto Sostenibilità e Natura. Tutti gli elementi, moduli e accessori provengono infatti da filiere di riciclo certificate e ricalcabili al 100%. Ramy ha vinto il Prize Designs for Modern Furniture + Lighting 2023.


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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