Una storia di buon design

Con MillerKnoll ha preso vita un collettivo di marchi dinamici, uniti per progettare il mondo in cui viviamo e plasmare, attraverso il design, un futuro migliore

Ci sono marchi che hanno fatto la storia del design. È il caso della statunitense Herman Miller fondata nel 1923 da D.J. De Pree che, nel 1930, ingaggia il designer Gilbert Rohde, inaugurando un’era di design moderno orientato alla risoluzione dei problemi. Ma è George Nelson, entrato in azienda quindici anni dopo, a cambiare il destino di Herman Miller introducendo designer contemporanei, come Charles e Ray Eames, Alexander Girard e Isamu Noguchi, autori di classici moderni.

Negli stessi anni un’altra realtà statunitense, la Knoll, si afferma nel campo del design industriale. Fondata nel 1938 da Hans e Florence Knoll, l’azienda è fedele alla filosofia della Cranbrook Academy of Art e del movimento Bauhaus, che puntava a unificare arte e tecnologia facendo proprie le sfide e le esigenze della produzione di massa. Secondo questa idea, i complementi d’arredo dovevano distinguersi per l’estetica minimale puntando, al tempo stesso, su praticità e funzionalità. Secondo questi principi gli arredi non dovevano competere con lo spazio circostante, ma fondersi con esso come parti integranti di un unico grande ambiente. Sfida che colgono design del calibro di Eero Saarinen e Harry Bertoia che progetteranno per Knoll mobili iconici.

Quelle di Herman Miller e Knoll sono storie di buon design che hanno contribuito alla definizione del concetto di ufficio contemporaneo, attraverso soluzioni in cui estetica e funzionalità sono due facce della stessa medaglia.

Le due aziende percorrono strade parallele che convergono nel 2021 con l’acquisizione di Knoll da parte di Herman Miller, generando, con tutti i marchi storici ad esse collegati, uno dei più grandi gruppi di design moderno. Nasce così MillerKnoll che catalizzerà la trasformazione della casa e dell’ufficio attraverso un portfolio di marchi complementari tra i quali: Colebrook Bosson Saunders, DatesWeiser, DWR, Edelman Leather, FilzFelt, Geiger, HAY, Holly Hunt, KnollExtra, Knoll Office, KnollStudio, KnollTextiles, Maars Living Walls, Maharam, Muuto, NaughtOne e Spinneybeck.

Ogni marchio all’interno del collettivo mantiene la propria identità e uno stile distintivo andando a costituire un portafoglio completo di prodotti per soddisfare diverse esigenze: dai prodotti ergonomici per l’ufficio ai mobili accoglienti per la casa e il settore dell’ospitalità.

Dunque, un unico partner per l’approvvigionamento e la fornitura di prodotti anche per i progetti più complessi, ma anche per dare ai propri clienti la possibilità di lavorare con un unico fornitore per dare vita a spazi diversi.

Dalla sinergia dei diversi brand ha origine una piattaforma di complementi di arredo che risponde a sfidanti obiettivi progettuali, mettendo a fattor comune la vision di MillerKnoll, impegnata nella creazione di un mondo più sostenibile, equo e bello.

La sostenibilità è, infatti, al centro di ogni azione di MillerKnoll impegnata con i propri partner e marchi globali nella riduzione dell’impronta di carbonio, nell’eliminazione degli sprechi e nella ricerca dei materiali migliori. L’impiego di energia idroelettrica ed eolica al 100% rinnovabile nelle strutture più grandi e l’utilizzo di plastica proveniente dagli oceani in alcuni pezzi iconici, sono alcune delle azioni messe in campo. A questo si aggiungono ricerca e innovazione, che sono parte integrante di ogni prodotto la cui realizzazione si basa su dati e test per garantire un design senza tempo.
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Muuto – Fiber Chair
HAY – Mags Sofa
NaughtOne – Symbol Modular seating


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L’unione fa la forza

Il know-how e le specificità di ogni marchio sono il punto di forza di MillerKnoll, ne prendiamo alcuni ad esempio. Nel collettivo convergono le competenze di Herman Miller che ha fatto innovazione nel campo degli arredi moderni per interni, sedute da lavoro, soluzioni per strutture sanitarie, tecnologie e servizi.

Quelle di Knoll che ha da sempre approcciato il mondo dell’arredo fondendo artigianato e tecnologia attraverso l’uso del design per la definizione di sistemi che hanno dato vita all’ufficio contemporaneo.

Anche i marchi complementari hanno arricchito la visione del Gruppo. Ne è un esempio l’approccio di HAY che, ispirato alla vita di oggi in cui le tradizionali divisioni tra spazio personale e professionale sono più fluide, ha portato alla realizzazione di mobili, sistemi di illuminazione e accessori utilizzabili in una varietà di ambienti e pensati per soddisfare diverse esigenze.

Come anche la storia della britannica NaughtOne i cui prodotti per indoor abbinano feeling domestico a performance di alto livello richieste negli spazi professionali facendo leva su capacità nella lavorazione artigianale e nella tappezzeria. Pezzi semplici, pensati per resistere al tempo, alle tendenze e all’usura.

Giunge invece da Colebrook Bosson Saunders, specializzata nella realizzazione di bracci portamonitor, la sensibilità verso un’ergonomia che incoraggia il movimento migliorando il benessere e la produttività. Un approccio distintivo che influenza il modo in cui le persone siedono e lavorano con i computer.

Nuove prospettive discendono poi dall’approccio di Muuto il brand che affonda le sue radici nella tradizione del design scandinavo, reinterpretato con il contributo di designer contemporanei per creare oggetti attraenti che non si impongono sull’ambiente circostante.
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Knoll – Generation Chair
Knoll – Barcelona Chair
Herman Miller – Sayl
Herman Miller – Aeron Chair


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La sostenibilità, punto di partenza e di arrivo

Ciò che accomuna i brand di MillerKnoll è la convinzione che attraverso il design sia possibile creare un mondo migliore e garantire che tutti ne facciano parte. Un impegno portato avanti dal collettivo attraverso una serie di azioni finalizzate a migliorare la salute del pianeta e la vita delle comunità.

Tra gli obiettivi di sostenibilità del gruppo: la riduzione del 50% delle emissioni di anidride carbonica derivanti dalla produzione e da ogni azione intrapresa, con l’impegno di ridurre anche quelle dei propri fornitori; l’eliminazione dei rifiuti nel processo di progettazione, e il reperimento di materiali di qualità migliore sospendendo dell’uso di plastica monouso.

Ogni brand del collettivo ha intrapreso iniziative in tal senso. Ad esempio, la seduta Fiber di Muuto utilizza l’80% di materiale riciclato. A tutela del mare i tessuti Revenio e le sedute Aeron e Sayl di Herman Miller sono tra i prodotti realizzati con Ocean Bound Plastic, ovvero plastica recuperata in prossimità delle coste destinata a finire negli oceani.

Diversi anche gli esempi di prodotti progettati per favorire il riuso dei materiali al termine del ciclo di vita.

NaughtOne, per esempio, favorisce la circolarità con collezioni progettate per essere facili da smontare e riciclare come la seduta Always o il divano Ever.

Non mancano poi le iniziative intraprese per tenere i mobili lontani dalle discariche con programmi come rePurpose in Nord America e il Take-Back Programme di NaughtOne nel Regno Unito.


A cura della redazione

Officelayout è la rivista di Soiel International, in versione cartacea e on-line, dedicata ai temi della progettazione, allestimento e gestione degli spazi ufficio e degli edifici del terziario

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