Federica Fasoli

Direttore Risorse Umane di Siemens Italia

Dalla sede centrale di Milano fino alle filiali sparse sul territorio, negli ultimi anni è diventato parte del dna di moltissimi collaboratori e manager che lo hanno abbracciato, apprezzandone i benefici. Nel 2012, si aggiungono ulteriori collaboratori nel progetto che riceve anche un premio nel concorso Buone Pratiche HR promosso da AIDP.
Nel 2014, nella nuova sede Siemens inaugurata agli Erzelli, a Genova, gli uffici sono progettati e realizzati per accogliere al meglio gli smart worker. Nel 2015, Siemens Italia aderisce alla prima edizione della Giornata del Lavoro Agile presentando la propria esperienza di smart working che coinvolge i collaboratori operativi nelle sedi di Milano, Genova, Padova, Torino, Bologna, Firenze e Roma. Nello stesso anno l’azienda si aggiudica lo Smart Working Award 2015 dall’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano.
Nel corso della cerimonia della posa della prima pietra del nuovo edificio del quartier generale Siemens di Milano viene presentato il nuovo modo di concepire gli uffici in ottica di smart working.
Nel 2017 Siemens Spa firma con i delegati sindacali interni ed esterni l’accordo collettivo, ratificato da Assolombarda, in base al quale dal 1° gennaio 2018 tutti i collaboratori della Società, a esclusione dei tecnici del service, lavorano in un’unica modalità: lo smart working (lavoro agile), noto in azienda come Siemens Office. Dal 1° gennaio 2018, sono 2.400 i collaboratori di Siemens Italia al 100% smart worker.


Gli spazi di lavoro riflettono il cambiamento

“La nuova sede Siemens di Milano riflette il percorso che ha portato all’adozione del lavoro agile ed è espressione concreta di un modo più attuale di lavorare e di un’organizzazione agile che traguarda la trasformazione digitale” afferma Federica Fasoli, direttore Risorse Umane di Siemens Italia. “A questo si accompagna una nuova filosofia di spazio lavorativo che attrae le persone in ufficio, oltre che per svolgere la propria attività, anche per socializzare e interagire, aggiungendo al livello professionale quello informale e di condivisione, per incoraggiare lo scambio e facilitare le relazioni creative dei gruppi di lavoro”.
Nel modello di lavoro mobile e flessibile concepito da Siemens lo spazio è organizzato in varie zone le quali, attraverso l’inserimento di elementi caratterizzanti ben definiti, assicurano un ambiente di lavoro piacevole e adeguato alle attività da svolgere. La ridotta presenza di muri e la contiguità degli spazi facilitano l’interazione e la comunicazione. Aumentano le sale riunioni e nascono nuovi spazi per telefonate di lavoro individuali e in team. Sono previste aree più silenziose per le attività che richiedono concentrazione ma anche caffetterie per riunioni informali.
“Ogni collaboratore sceglie di volta in volta il posto che preferisce in quella determinata giornata lavorativa” conclude Fasoli. “Dopo aver completato le proprie attività, la postazione diventa disponibile per un altro collega. In questo modo si migliora l’accessibilità alle sedi aziendali ed è gestita meglio la mobilità dei collaboratori per gli spostamenti casa-ufficio, con indubbi benefici per l’ambiente”.


Antonia Solari

Architetto e giornalista professionista, si occupa da diversi anni di contenuti relativi all'edilizia, a progetti di architettura e design e all'innovazione in questi ambiti, con particolare approfondimento sulle soluzioni sviluppate per contenere l'impatto sull'ambiente. Come freelance, scrive per diverse testate e si occupa di branded content

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